Soccorso di una gatto ferito per strada: cosa fare e come comportarsi

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È successo a tutti, almeno una volta nella vita, di vedere qualche animale ferito per strada.
Di animali se ne possono trovare di tutti i tipi, e i primi in assoluto sono i ricci (che nella loro intelligenza si chiudono a palla se vedono arrivare un’auto, e quello di solito è l’ultimo istante della loro vita), ma anche i gatti tendono spesso a ferirsi per strada.

Ma come fa un animale così attento e così veloce a finire sotto una macchina?
Generalmente, il motivo è che il gatto o non si accorge proprio della macchina (se è impegnato a rincorrere qualcosa) o, in alternativa, non si rende bene conto della velocità e pensa che ce la farà ad attraversare la strada. Pensa male.

Da qualche anno, è scritto sul codice della strada che il soccorso di un animale ferito per strada è obbligatorio, per cui è obbligatorio sia se noi siamo gli automobilisti che lo abbiamo investito, sia se quello che lo ha investito si sente ganzo e non si ferma.
Se riuscite a prendere la targa, datela alla polizia, quando arriva: gli arriverà una piacevole sorpresa qualche giorno dopo.

Comunque, se state leggendo questo articolo e siete quindi persone di buon cuore ecco che cosa bisogna fare se si trova in gatto ferito per strada.

Vedi anche: gatto con una zampa gonfia: che fare

Gatto ferito per strada: come comportarsi

La prima cosa da fare, chiaramente, è valutare lo stato di salute del gatto.

Personalmente io ne ho trovato uno, una volta, che aveva le convulsioni e perso tantissimo sangue; non lo sollevai nemmeno, era troppo tardi ormai, e infatti morì nel giro di qualche minuto. Chiaramente, se abbiamo pochi minuti non ce la faremo nemmeno ad accompagnarlo dal veterinario anche se è a un chilometro, per cui è inutile provocargli altre sofferenze in quel caso.

La situazione in cui invece si può fare qualcosa è quella in cui il gatto è ferito, ma c’è, è ancora vivo e ce la può fare.
Il caso più comune è quello in cui il gatto è in mezzo alla strada e muove la testa, si guarda intorno, ma non ce la fa ad alzarsi, o quello in cui zoppica.

Potrebbe avere uno o più arti fratturati, o nei casi più gravi l’ernia diaframmatica, in cui l’urto ha rotto il diaframma, che separa la cavità addominale da quella toracica, e così lo stomaco e l’intestino hanno preso il posto dei polmoni: è destinato a morire nel giro di due o tre giorni, se non si interviene, ma lì per lì non sembra stia tanto male.

A volte i padroni distratti, se il gatto torna a casa, non si accorgono nemmeno che il gatto sta male.

La prima cosa da fare, in questo caso, è mettere il gatto in sicurezza, quindi toglierlo dal mezzo della strada, se possibile sollevandolo con una coperta tipo amaca, in due, piuttosto che con le mani anche se è leggero: se avesse una frattura composta eviteremo che diventi scomposta, se è scomposta sconquassata.
Insomma, eviteremo di peggiorare la sua situazione.
Spostiamoci anche perché se rimaniamo in mezzo alla strada potremmo avere la stessa sorte del gatto.

E non cercate di fare respirazione bocca a bocca, di mettere a posto la frattura, di alzare le zampe o cose del genere, perché probabilmente farete più danni.
Al massimo potete scaldarlo, mettendolo in una coperta, e fornire un po’ d’acqua per vedere se beve ed evitare che si disidrati.

Una volta soccorso il gatto, che cosa fare?

A questo punto, si possono fare due cose:

  • Andare dal veterinario di fiducia;
  • Chiamare i vigili urbani, chiedendo di avvertire il servizio veterinario della ASL.

La prima scelta è da evitare, a meno che l’ambulatorio sia dall’altra parte della strada, per un motivo: le spese di cura sono a carico vostro, non si possono attribuire al veterinario.
E questo lo dice la legge, non lo dico io perché non ho voglia di curare i gatti feriti: come per qualsiasi altro mestiere, il veterinario deve essere pagato, anche se vista la situazione può fare un prezzo di favore.
E un intervento chirurgico, chiaramente, è molto costoso.

Perché di solito la situazione è questa: qualcuno trova un gatto ferito, lo porta dal veterinario e quando arriva il momento di pagare non vuol farlo perché il gatto non è suo, lui ha già fatto l’opera di bene: non funziona così.
Se il gatto lo porti te, è tuo. Perché andare in tribunale, cosa che a volte succede, non è il massimo.

Però c’è la seconda alternativa.
Forse non lo sapete, ma con le vostre tasse pagate anche dei veterinari ASL, che sono pagati anche per la reperibilità notturna (e sono pagati anche profumatamente).
La cosa che fa ridere è che potrebbe arrivarvi un veterinario ispettore degli alimenti che di lavoro controlla i caseifici, e quanto sono sporche le aziende, ma questo è: è un veterinario e deve venire (la seguente immagine mostra il lavoro del veterinario ASL, per farvi capire la situazione; l’animale è un bovino al macello).

Per contattarlo, si chiama il 113, che è il numero della Polizia di Stato, anche Municipale, che è quello che ci interessa perché i gatti vaganti sono del sindaco se non diversamente indicato; visto che non è obbligatoria l’anagrafe felina, se il proprietario non ha messo il microchip al gatto questo probabilmente finirà in un gattile o un una colonia felina.
Se ce l’ha, ci penserà il servizio pubblico ad avvertire il proprietario.

La polizia a sua volta contatterà il veterinario ASL, che dovrà alzarsi dal suo lussuoso letto nella sua lussuosa villa (si, guadagnano parecchio), salire in macchina ed arrivare sul posto dove ci troviamo; se è possibile avere un’ambulanza veterinaria, generalmente convenzionata con la ASL, verrà inviata quella, che è una soluzione molto più consona ma che non sempre c’è.

A quel punto, l’unica cosa da fare è aspettare che arrivino i soccorsi, cercando di far stare tranquillo il gatto (che sarà spaventatissimo) e cercando di prestare cure leggere, come premere con un fazzoletto se da qualche parte perde sangue o, come abbiamo già detto, fornire acqua da bere.

La soluzione di affidarci al Sistema Sanitario Nazionale è in assoluto la migliore, perché permette di evitare problemi, soprattutto economici, successivamente; purtroppo in questi casi il veterinario privato è meglio lasciarlo fuori, per problemi di natura finanziaria, e passare sempre e comunque dalle autorità.

PS: Se il gatto invece di essere in mezzo alla strada è in un posto difficile da raggiungere, tipo in un fosso, bisogna chiamare il 115, i vigili del fuoco, che hanno la possibilità e l’attrezzatura per tirarlo fuori; penseranno loro ad avvertire le autorità, ma a quel punto (giustamente) un veterinario, proprio come noi, non sa come entrare in un posto difficile e non può mettere a rischio sé stesso.

PPS: Non pensate nemmeno per idea di fare i furbi chiamando la polizia per portare dal veterinario il vostro gatto, per non pagare le spese.
Se ne accorgono. E vi denunciano. Garantito. Non si può frodare lo stato in questo modo…

Se hai domande o richieste di consiglio, scrivile nei commenti.


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5 commenti
  1. Aida
    Aida dice:

    A me è capitato qualche giorno fa…Ho trovato per strada un gatto ferito, probabilmente investito, ma che a prima vista sembrava stesse prendendo il sole, solo dopo un po’ ho sospettato che avesse qualcosa perché stava troppo immobile. Sapevo già che in questi casi bisogna chiamare il 112 e così ho fatto e subito mi hanno detto di contattare i vigili urbani. Li ho chiamati ma non ha risposto nessuno; allora ho richiamato il 112, mi risponde lo stesso carabiniere e una volta che gli ho detto la cosa, mi ha dato un numero della Asl, faccio il numero ma squilla a vuoto, richiamo il 112, mi danno un altro numero Asl ma anche quello squilla a vuoto, una due tre volte, riprovo ma niente, allora richiamo il 112 e li dico che finora i numeri che mi hanno dato non ha risposto nessuno! Questo carabiniere era sconcertato e arrabbiato, non con me, ma con questi della Asl che non rispondevano e che era assurdo perché dovevano essere reperibili 24 ore su 24, allora mi passa un altro numero, questo di un associazione volontaria, e questi hanno risposto subito, ma inizialmente mi dicono che non possono intervenire perché in quel momento non hanno il mezzo e che loro si occupano di animali maltrattati e non feriti quindi di chiamare il 112… Solo dopo averli detto che era stato proprio il 112 a darmi il loro numero di sono dati una mossa e allora si sono recati sul posto con una volante seguiti da un’ambulanza veterinaria….Sono arrivati e con loro oltre l’autista dell’ambulanza secondo me ci sarebbe dovuto essere un veterinario per prestare i primi soccorsi al gatto che nel frattempo si era aggravato perchè ormai erano passate quasi due ore! ma niente, nessun veterinario, caricano il gatto nell’ ambulanza che nel frattempo io con una mia amica avevamo sistemato dentro una scatola e lo portano via. L’indomani mattina ho chiamato per sapere dove era stato portato e mi dicono al canile del mio comune…Chiamo il canile per avere notizie del gatto e mi viene detto che purtroppo è deceduto durante la notte…
    Ora io non so se è normale che un animale ferito venga portato in un canile…Non so come funzionano queste cose, non mi era mai capitato ma tutta questa faccenda mi ha lasciato l’amaro in bocca. Quel povero gatto lasciato senza soccorso per quasi due ore, la Asl veterinaria che non ha risposto alle mie telefonate, alla fine riesco a far venire qualcuno per portarlo da un veterinario ed invece lo portano al canile! Chissá forse lo attendeva un veterinario lì, lo spero…Nel mio caso qualcosa non ha funzionato, i veterinari strapagati di cui parlavate nel vostro articolo, non si sono voluti scomodare…Sono sconcertata, ho anche pianto per quel povero sfortunato gatto, sono convinta che se le cose avessero funzionato, lui magari si sarebbe anche salvato…Troppi telefoni che squillavano a vuoto ed intanto il tempo passava. Spero di non rivivere un esperienza simile e se proprio dovrà ricapitare, almeno che si concluda in una maniera più felice…

    Rispondi
  2. Veronica
    Veronica dice:

    Peccato che non sia proprio così!!!!! Ho salvato a mie spese centinaia di cani, gatti, lepri, uccelli ecc ecc ecc perché? PERCHÉ I VIGILI LA POLIZIA I CARABINIERI LA GUARDIA FORESTALE LA ASL E CHIUNQUE ALTRO SE NE FOTTE! Ho provato a chiedere il loro aiuto 1000 volte e mai mai mai mai mai mai mai una volta si sono degnati di uscire e aiutare l‘animale abbandonato e ferito! Per cui prima di fare questi articoli inutile dite come stanno le cose veramente! Se trovate un animale ferito solo voi lo potete salvare, chi dovrebbe essere di competenza non muoverà mai un dito nonostante sia profumatamente pagato dalla nostre tasse!

    Rispondi
    • Francesco
      Francesco dice:

      Fai bene, ha la stima sincera di chi ama sul serio gli animali. Manda tutti a quel paese e protesta con i sindaci se vedi cose che non vanno.

      Rispondi
  3. Francesco
    Francesco dice:

    Ciao, due giorni fa abbiamo soccorso un gattino investito. L’autista non si è fermato. Siamo andati dal veterinario anziché chiamare il servizio pubblico. La veterinaria ha detto che se passa le 48 ore forse ce la fa. 48 ore sono passate e il gatto è ancora vivo: ha la pancia gonfia per la botta e una gamba spezzata. Stiamo ritornando dalla veterinaria, sperando, come prima cosa, che riesca a mettere un catetere e a procedere con la cura adeguata. Se dovesse operare pazienza, l’importante è che il gatto si riprenda. Speriamo che tutto vada bene. Se si spendono soldi fa niente, ciò che conta è salvare una vita. Di un’Italia che se ne frega degli animali vaganti (soprattutto dei poveri cani che spesso si vedono al sud, allontanati dai passanti e destinati a morire di fame!!!!) non mi fido. Finché la situazione rimane quella che è (pessima), per come la penso io è fare tutto privatamente e magari chiedere una mano ad amici e parenti… Se anche questi ultimi dovessero fregarsene, che andassero a quel paese pure loro.

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  4. pawel wlazinski
    pawel wlazinski dice:

    Stasera con mia Moglie abbiamo soccorso un gatto appena investito dall’auto che ci precedeva. Povera bestia si rotolava per strada dal dolore. Le condizioni sono apparse subito gravi, non c’era molto tempo da perdere, o aspettare veterinari pubblici; l’abbiamo portato in una clinica per assisterlo velocemente, sperando di salvarlo, al limite alleviare eventuale trapasso. Il gatto è ricoverato, gli ho pagato le prime cure e la notte di degenza antidolorifici, varie diavolerie. Conto salato ma davanti ad una vita non riesco a tirarmi indietro…e serviva farlo velocemente. vediamo domani se migliora.

    Però la cosa pazzesca è che in questa clinica, anche se sicuramene si son presi cura del gatto subito, comunque assicurati dal mio pagamento delle cure e la notte di degenza, hanno cominciato a ripetere che “adesso per legge del gatto è responsabile lei”, che “avrà bisogno di altre cure” e le ho detto “scusi, io l’ho salvato e ho fato il mio dovere, ora lo stato deve fare il suo, potete chiamare domani l’asl pubblica per prenderlo in cura?”…nulla , per loro sono diventato il proprietario del gatto in automatico.

    Ma vi torna? qualcuno sa se possono sbolognarlo cosi?

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