Serval, il gatto africano selvatico

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Il Serval è un gatto selvatico africano utilizzato per creare una razza felina vera e propria, il gatto Savannah. Il Servalo è proprio originario dell’Africa subsahariana, il suo nome scientifico è Leptailurus serval e in Italia non è legale il suo possesso, ma in altri paesi è permesso, specie in alcuni stati del Nord America.

Secondo gli studi sul suo DNA il Serval è imparentato al gatto dorato africano e al Caracal, di cui abbiamo già parlato.
L’African Serval è il quinto gatto più grande dell’Africa e ha una bellezza speciale, ma è ancora un animale selvatico.

La migliore descrizione breve che si può dare di un Serval è che sembra un ghepardo in miniatura: ha linee sinuose e longilinee, magro e lungo e con grandi orecchie, ma con delle dimensioni più contenute e se si osservano bene i due felini i disegni del manto sono diversi.

Vediamo dunque le caratteristiche del gatto Serval, come si svolge il suo allevamento e, se vivi in un paese dove è permesso comprarlo (al di là di tutti i discorsi etici in merito) il suo prezzo.

In conclusione a questo articolo, parleremo anche delle questioni etiche che possono sottostare ad allevare gatti del genere, al loro vivere in natura e alle questioni legate alla nostra visione della questione.

Luogo origine‎: Africa
Pelo‎: ‎corto
Taglia‎: ‎grande
Peso medio: 10-18 kg
Altezza alla spalla50-60 cm
Carattere: Selvatico, un po’ domesticabile
Prezzo medio:non reperibile
Colori:maculato
Tabella riassuntiva di tutte le caratteristiche principali della razza

Allevamento Serval: come avviene

Io non ho mai visto questi splendidi felini di persona, per cui mi attengo a ciò che comunicano gli allevatori del Nord America che possono allevare questa razza. l modo in cui vengono allevati i gatti Serval è fondamentale, per socializzarli con gli umani. Vengono manipolati dagli allevatori il prima possibile, in modo che si abituino al contatto con persone, e stanno con loro tutto il giorno e tutti i giorni.

I gattini Serval vengono allattati con il biberon 5 volte al giorno e fatti dormire accanto agli allevatori, in modo che diventino gatti il più domestici possibile.

Gli allevatori di Servali ormai sono in attività da diversi anni, allevando questa razza che così diviene sempre più domesticata, per poi fornire anche gatti per produrre la razza Savannah, oltre che per fornire animali nei parchi e negli zoo.

Cosa mangia un Serval

Con questi gatti che sono a tutti gli effetti dei felini selvatici, bisogna tenere ben presente cosa mangerebbero in natura. L’ideale per loro è una dieta a base di carne cruda, ad esempio pollo. Hanno bisogno di mangiare la carne e le ossa per trarre calcio e nutrimenti per crescere.

Un altro elemento molto importante per la loro crescita è il sole, che amano e ne hanno bisogno, ed è necessario per metabolizzare i nutrienti che provengono dal cibo e per sviluppare Vitamina D.

E’ legale possedere un gatto Serval?

In Italia no, perché il Servalo è a tutti gli effetti un felino selvatico. In Nord America il suo possesso è consentito nei seguenti stati: Alabama, Arkansas, North Carolina, South Carolina, Nevada, Wisconsin, Texas, Kentucky, Kansas, Illinois, Washington, Tennesee, West Virginia, Indiana, Delaware, Illinois, Washington, Tennessee, West Virginia, Michigan, Indiana, Kansas Delaware, Oklahoma, Louisiana. E’ possibile ottenere un permesso per possedere questi felini anche in Pennsylvania, Ohio e Florida.

Il gatto più vicino al Servalo che si può attualmente possedere in Italia è il Savannah di quarta generazione, di cui abbiamo parlato in questo articolo, che è un ibrido tra Serval e gatto domestico, e un F4 è permesso anche in Italia.

In Italia la detenzione di esemplari di Leptailurus serval è vietata ai sensi del combinato disposto della legge 7 febbraio 1992, n. 150 e del Decreto ministeriale 19/04/1996 integrato dal Decreto ministeriale 26 aprile 2001. Lo stesso divieto si applica a tutti gli esemplari vivi di mammiferi e rettili di specie selvatica ed esemplari vivi di mammiferi e rettili provenienti da riproduzioni in cattività che costituiscano pericolo per la salute e per l’incolumità pubblica. La detenzione non autorizzata ai sensi dell’articolo 6, comma 6 della legge 7 febbraio 1992, n. 150 è punita con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da euro 7.746,85 ad euro 10.3291,38.

Carattere e temperamento di un Serval

Sono felini molto molto attivi e richiedono molto spazio per correre, saltare, arrampicarsi. Richiedono un habitat enorme all’aperto, non sono assolutamente adatti per essere tenuti in casa. Ho letto assurdità inaudite in alcuni siti web italiani, che parlano del Serval come fosse un qualsiasi gatto che può essere tenuto da chiunque.

Per entrare a contatto con le persone è necessario che il Serval sia da allevamento e ben socializzato, cioè manipolato e cresciuto in compagnia di umane fin da piccolo, da genitori già in cattività. Il massimo che puoi ottenere da un gatto Serval è che non sia aggressivo, ma non aspettarti che sia affettuoso come un gatto domestico.

Il Servalo in natura

In natura il Serval vive nelle savane africane, tra l’erba alta. Per questo ha lunghe zampe che gli permettono di camminare attraverso la vegetazione. Hanno grandi orecchie per localizzare la preda, come piccoli roditori che si nascondono nell’erba.

I Serval catturano la loro preda saltando e atterrando sulle loro vittime con entrambe le zampe anteriori. Possono saltare fino a 3 metri in aria e catturare un uccello in volo. Sono anche buoni nuotatori, arrampicatori sugli alberi e corridori eccezionalmente bravi.

Un Serval è solitario per natura e vagherà fino a 6 km quadrati che rivendica come proprio territorio.

Ecco un bel video dove si vedono sia un Serval nero che un Caracal nel loro habitat naturale:

Lion Attack on a 'Black' Serval

Il Serval in cattività

Un Serval è un animale selvatico e di solito non è un ottimo animale domestico. Questo gatto selvatico vivrà fino a 20 anni e ha bisogno di strutture esterne/interne simili a uno zoo con un’area di esercizio abbastanza grande per correre, una piscina in cui nuotare e tuffarsi e un’area con molte possibilità di arrampicata. I Serval fuggiranno da tutto ciò che non è del tutto sicuro ed è improbabile che tornino una volta scappati.

Gli allevatori che possono tenerli hanno ampi spazi aperti accuratamente recintati e con terreni appositi e puliti per evitare parassiti e infestazioni, ad esempio erba e trucioli di pino. Le strutture di solito comprendono un’area recintata all’aperto con alberi e piante per l’mbra e per l’arrampicata, con tubi di irrigazione per l’acqua, che è un gran divertimento per i gatti Servali. Il cemento è assolutamente sconsigliato, mentre è consigliato il legno di pino. E’ consigliato anche avere un ricovero riscaldato se dovessero esserci temperature rigide, il Servalo è infatti un gatto africano, non dimentichiamolo.

Anche se gli allevatori passano molte ore a socializzare con i gattini Serval, questi felini non saranno mai un gatto domestico. Quando si decide di acquistare un Serval è necessario dedicare molto tempo e fare molte ricerche. Questi felini mangiano molto e richiedono molto tempo di qualità. Se lavori otto ore al giorno, probabilmente un Serval non è il gatto per te.

E’ importante nell’allevamento di un Serval stabilire una gerarchia e far capire che l’umano è il genitore e stabilire sempre chi comanda. Ci sono diverse tecniche per fare in modo che un gatto serval sia ben socializzato e non aggredisca un umano, ad esempio accarezzare il cucciolo di serval fin da piccolo quando mangia, baciarlo spesso per abituarlo alla vicinanza con volti umani, alimentarlo con biberon fino a 5 mesi, abituarlo a tagliargli le unghie e a ritrarle quando le tira fuori.

Ecco ad esempio un link di un allevamento di Serval: https://www.servalcatforsale.com/, è interessante comunque capire quali accortezze si devono avere con questi felini e quanto sia difficile allevarli.

Prezzo di un gatto Serval

Sono un allevatore esperto può essere in grado di gestire animali del genere e non è il caso di improvvisare.
A questo punto chiedere quanto costa un Serval non ha senso, in Italia non si può tenere. E se un gatto Savannah F1 costa tipo 20.000€, non oso immaginare quanto può costare un Serval, che è il suo progenitore. Non lo voglio nemmeno sapere, vorrei che questi gatti non fossero nemmeno commercializzati, ma di fatto esistono e si riproducono, per cui un prezzo elevato deve poter consentire a chi se ne prende cura di farlo nel miglior modo possibile.

Conclusioni

Mi piace pensare che nessun gatto africano selvatico venga catturato dall’Africa e messo in una casa per iniziare un allevamento, anche perché lo immagino così aggressivo da non essere avvicinato mai da umani. Immagino che i Serval che esistono negli allevamenti siano ormai da generazioni cresciuti in cattività, quindi non ha senso pensare di “liberarli”, ma anzi bisogna gestirli al meglio.

Durante la mia visita anni fa al Tiger esperience di Padova ho ascoltato la voce di chi accudisce ogni giorno animali selvatici, che vivono in cattività, ma attualmente non c’è altra scelta. Dove li mettiamo sennò? Non possiamo pensare di liberare animali nati e vissuti in cattività, il meglio che possiamo fare è portare avanti la loro linea genetica, socializzarli con gli umani in modo che possiamo avvicinarli per curarli e interagire con loro in modo sicuro.

Può essere bello pensare di avere un parente di un gatto selvatico enorme in casa, o dormire abbracciati ad una tigre, e pensare di farlo mi riempirebbe di gioia, ma sarebbe più bello, anche se utopistico, lasciare questi animali nel loro habitat e rispettarli da lontano. Ma ormai vivono con noi, almeno è importante conoscerli e tutelarli, anche in cattività.
Che cosa ne pensi? Scrivimi il tuo pensiero nei commenti qui sotto.

Foto di copertina: Wikipedia BobLeptailurus serval -Serengeti National Park, Tanzania-8CC BY 3.0

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