Colite felina: sintomi, diagnosi e cura
Quello che è uno dei disturbi intestinali più diffusi tra gli uomini occidentali può essere considerato un problema molto ricorrente anche nei nostri teneri amici mici, ed è la colite.
L’emergere di un’infiammazione più o meno grave delle pareti del colon può verificarsi a seguito di tanti fattori, non necessariamente connessi con la qualità del cibo ingerito dai nostri gatti.
La scoperta delle cause e la classificazione dei sintomi più frequenti consentirà di inquadrare meglio di quale tipo di colite si tratti e quindi intraprendere con maggiore cognizione di causa la cura più adeguata.
Indice dei contenuti
Sintomi e manifestazioni più evidenti della colite nel gatto
La conseguenza diretta più evidente di un’irritazione a livello intestinale è un peggioramento della qualità della digestione e un’evacuazione in forma acquosa.
Quando l’irritazione del colon raggiunge soglie elevate, accade che oltre alla diarrea possa manifestarsi una fuoriuscita di sangue.
Di fronte ad una condizione del genere, è lo stesso stato di salute generale dell’animale a risentirne, reagendo a questa infiammazione tissutale attraverso la comparsa di ulteriori segnali.
Cause della colite felina
Tra le cause principali dell’insorgere di questa patologia felina vi è la pulizia dell’ambiente in cui vive il gatto.
Quando la pulizia scarseggia e i locali di dimora dell’animale diventano teatro di scorribande di batteri e virus aumentano drammaticamente le possibilità che il micio si ammali di colite.
La condivisione dello stesso spazio vitale con altri animali, come può accadere in stalle o in “ovili improvvisati”, può essere un’altra causa scatenante della colite felina, favorita dalla proliferazione del batterio Tritrichomonas foetus.
Degli studi a cui hanno partecipato i più grandi centri veterinari d’Italia hanno dimostrato come il fattore età incida sulla casistica della malattia e come i gattini più piccoli, a parità di condizione di salute e di ambiente di vita, mostrino maggiori probabilità di ammalarsi al colon.
Altro agente infettivo particolarmente dannoso, che risulta decisivo nel rivelarsi della colite felina vi è il ben più noto Escherichia coli, sintomo della presenza di una evidente contaminazione a livello fecale.
Diagnosi della colite felina
Prima di allarmarsi inutilmente e sottoporre il nostro gatto ad una terapia impegnativa per guarire la colite, sarà importante assicurarsi della effettiva esistenza di questo male.
Le condizioni di salute del proprio micio domestico si possono intuire dalla presenza o assenza di sintomi specifici che possono far supporre l’esistenza di questo tipo d’infiammazione nell’area dell’intestino.
Diarrea emorragica.
Le feci del gatto mostrano particolari sfumature rossastre che possono raggiungere anche la tonalità di rosso acceso.
Diarrea mucosa.
La cacca del nostro tenero animaletto di casa possono contenere sostanze appiccicaticce dall’aspetto gelatinoso. Si ha la la percezione visiva abbastanza evidente che gli escrementi siano circondati da una sorta di muco.
Problemi nel defecare.
Si verifica una condizione per cui il gatto, nonostante gli sforzi, sembra non produrre feci o comunque faccia fuoriuscire solo piccoli pezzettini, di dimensione inferiore a 2 centimetri.
Aumentano contemporaneamente i passaggi nella lettiera, ma trattasi quasi sempre di “passaggi a vuoto”.
Stanchezza nelle zampe.
I ripetuti sforzi nell’evacuazione sembrano debilitare a tal punto il nostro gatto domestico al punto da farlo sembrare perennemente affaticato.
Continui lamenti, successivi alla cacca.
Quando i dolori intestinali proseguono anche dopo la fase di evacuazione, significa che qualcosa non va e che non si tratta di semplici sforzi fecali.
La conseguenza più evidente di questo tipo di sintomi è un escalation delle condizioni di salute dell’animaletto che assumono i tratti di un dimagrimento costante, a cui bisogna porre rimedio in tempo, prima che degeneri in qualcosa di molto più preoccupante, soprattutto quando la colite assume la forma ulcerosa.
Segnali di sottofondo
Più subdoli dei sintomi riportati sopra, esistono dei campanelli d’allarme meno evidenti che possono farci intuire come qualcosa non funzioni al meglio a livello di apparato gastrointestinale.
Meglio quindi restare attenti e fare caso a comportamenti anomali che potrebbero presentare i nostri gatti, a testimoniare la presenza di un problema.
- Gatto solitario. Se il vostro amichetto peloso è sempre stato affettuoso con voi o a sempre giocato tranquillamente con il cane di casa, meglio portarlo dal veterinario se per più di una settimana lo vedete scontroso o insolitamente da solo.
- Sonnolenza acuta. E’ noto come i gatti amino molto dormire, ma se il vostro micio di casa è per tutto l’arco della giornata adagiato su qualche sedia, intento a riposarsi, meglio non sottovalutarlo. Quando un gattino, specialmente se di età inferiore ai 3 anni, dorme più di 14 ore al giorno, potrebbe essere un sintomo indiretto di qualche infiammazione al colon non ancora curata.
- Pelo poco lucido. Un segnale più facile da riconoscere, che può marcare una condizione fisica debilitata.
Come curare la colite felina
Una volta intuita la causa di quella che con ogni probabilità è una colite felina, meglio recarsi presso un centro specializzato e sottoporre l’animale a dei controlli più rigorosi.
Soltanto l’imaging addominale e una corretta colonscopia potranno sciogliere ogni dubbio sull’entità dell’irritazione presente o sentenziare l’esistenza di qualcosa di ben più grave, come nel caso di una massa tumorale.
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