Piante tossiche o velenose per i gatti: quali sono e come comportarsi?
Se abbiamo un gatto è nostro dovere rendere la nostra casa e i nostri giardini sicuri, anche conoscendo quali piante sono velenose per i gatti e quali piante sono tossiche per i gatti.
Avere una casa con tanto verde è una cosa molto bella. Visto che, a differenza degli uomini primitivi, non viviamo più nei boschi e nelle caverne ma ci siamo modernizzati, è bello avere qualcosa che ci “riporti alle origini”, come un bel vaso di fiori da tenere in casa o sul balcone. Purtroppo, sebbene le cose “naturali” vadano ad oggi tanto di moda, non tutto ciò che è naturale è buono, anzi.
Ci sono delle piante che sono tossiche, altre proprio velenose, tanto per noi quanto per gli animali domestici.
E se chi ha bambini piccoli spesso sa queste cose, perché i pediatri pagati dallo stato non si dimenticano mai di dirlo, chi ha un gatto spesso non lo sa, perché i veterinari tartassati dalle tasse e non statali hanno troppe cose a cui pensare per potersi ricordare di dirlo quando una persona arriva con il gattino o il cagnolino a far fare il vaccino.
Comunque, nei nostri appartamenti e soprattutto nei giardini ci sono varie piante tossiche per il nostro gatto, a cui dobbiamo fare attenzione.
C’è da dire però prima una cosa: il gatto sa benissimo che quelle piante sono tossiche, e non le va a mangiare.
Anche i cani lo sanno, ma sono un po’ più stupidi e le mangiano per gioco.
I gatti no.
Tuttavia, se il gatto è malato, o anziano, o molto giovane, e non capisce ancora la differenza tra ciò che è pericoloso e ciò che non lo è, bisogna fare un minimo di attenzione e fare in modo, ove possibile, che il gatto non si avvicini a queste piante, e paggio ancora che non le mangi.
Indice dei contenuti
Cosa fare se il gatto mangia una pianta tossica per lui?
Non dò i consigli su cosa fare per ognuna di esse, tanto c’è poco da fare, bisogna andare dal veterinario quanto prima.
Casomai fate una foto alla pianta che il gatto ha mangiato, o supponete possa aver mangiato, così che il veterinario possa avere un’idea di che cosa il gatto ha mangiato e non sbagliare terapie. Perché le terapie sono leggermente diverse da pianta a pianta, non esiste un antidoto unico.
Un veterinario deve essere immediatamente contattato se il gatto improvvisamente collassa, presenta vomito o grave diarrea, o mostra segni di eccessiva irritazione (arrossamento, gonfiore, vesciche o crudezza) della pelle della bocca o della gola.
I gatti che si presentano letargici e non mangiano per un giorno o più possono anche aver ingerito qualcosa di inadatto e un aiuto professionale dovrebbe essere cercato. Se vedi che il tuo gatto mangia qualcosa che sospetti essere velenoso, non tentare di far vomitare il gatto. Prendi nota del momento del pasto e dei sintomi. Possono passare diversi giorni tra l’ingestione del materiale indesiderato e gli effetti.
Irritazioni da piante tossiche
È più comune per le piante causare irritazioni della pelle, anche nei giardinieri. Il contatto con le foglie, i gambi o la linfa di alcune piante può causare eruzioni cutanee ‘ipersensibilità alla luce solare, con conseguente irritazione. Nei gatti queste piante possono causare vesciche o prurito alla bocca e alle gengive che a volte può essere erroneamente diagnosticata come gengivite.
Il contatto con queste piante può anche causare starnuti e problemi agli occhi. Il contatto con le foglie di piante alimentari come il pomodoro, la fragola, il rabarbaro, la pastinaca, la carota, il sedano, i cetrioli possono potenzialmente avere questo effetto nei gatti.
Anche le foglie di geranio e di primula possono causare irritazioni cutanee simili. Molte piante che sono velenose quando mangiate possono anche avere il potenziale di causare irritazione della pelle a contatto con le loro foglie o linfa.
Ecco dunque un elenco di quali piante sono tossiche o velenose per i nostri gatti, alcune spiegate nel dettaglio, per le rimanenti trovate una lista in fondo all’articolo.
Aglio ed erba cipollina
Con la moda degli orti urbani, c’è chi li coltiva in balcone per poi metterli nell’insalata. L’aglio e la cipolla sono tossici per i gatti, i principi attivi tossici dell’aglio e della cipolla, che suppongo si conoscano, non si trovano solo nella parte che di solito si mangia ma anche nelle foglie: per questo motivo, tenete lontano il gatto da queste piante perché oltre a causagli problemi ai globuli rossi, visto che hanno un bell’odore sono tra le piante che può rosicchiare per mangiare un po’ d’erba quando ha bisogno di fibre. Fate attenzione in particolare se il gatto vive sempre in casa e non può andare in giardino.
Agrifoglio
L’agrifoglio non è probabilmente la pianta più amata dal gatto, perché le foglie bucano e non si avvicina, ma i suoi frutti, che sono le bacche, possono dare problemi gastrointestinali.
Il gatto non se le va a cercare, ma magari evitiamo di farcelo giocare come se fossero biglie. E’ una tipica pianta da giardino.
Azalea
L’azalea è una bella pianta, c’è poco da fare, ma è anche piuttosto pericolosa e poi è una pianta tipica da balcone, perché ha bisogno di poche cure ed ha un aspetto che fa davvero figura, non c’è che dire.
E’ però molto velenosa, e il principio attivo si trova nei fiori e nelle foglie, ed ha effetti sul sistema nervoso centrale che portano a vomito, bava alla bocca e conseguenti problemi cardiocircolatori. I sintomi compaiono praticamente subito e l’intervento veterinario è urgente.
Ciclamino
Sembrerà strano, ma anche il ciclamino è tossico. Fortunatamente la parte tossica è la radice, e visto che il gatto non scava di solito (a meno che usi il vaso dei ciclamini come lettiera, e allora i problemi sono altri…) generalmente non si intossica.
Ma fate ben attenzione se trovate il terriccio smosso nel vaso, perché il principio attivo è molto tossico, e può portare anche a morte.
Dieffenbachia
Non fa fiori, è vero, ma con quelle belle foglione è una delle piante più belle da tenere in casa.
Per il gatto la dieffenbachia è tossica, e il principio attivo si trova nelle foglie, anche se fortunatamente è meno pericolosa rispetto all’Azalea. Crea problemi gastroinstestinali, irritazione soprattutto, e può portare a vomito e diarrea, per cui sarebbe bene rivolgersi al veterinario nel caso dovesse mangiarla.
Edera
Tipica pianta da giardino, è una delle piante più puzzolenti in assoluto e io, che ho delle siepi di edera e ho avuto innumerevoli gatti, non ne ho mai visto uno avvicinarsi. Ma voi la mangereste?
Comunque, l’effetto è quello dell’Azalea all’incirca, vomito, tremori e problemi respiratori. Ma si può stare tranquilli che il gatto non ci si avvicina… chi glielo fa fare?
Mughetto
Pianta da vaso che si utilizza come ornamento, chi ha visto Breaking Bad sa che è stata utilizzata per… Ah, no, non devo spoilerare.
Comunque si, è velenosa e soprattutto è una pianta piccola, per cui il gatto può avvicinarsi e mangiarne piccole parti. Provoca vomito ed aritmie, può portare a morte, e tra queste è forse la pianta che vi consiglierei di togliere da casa più di tutte le altre.
Oleandro
Una donna ha provato ad ammazzarci il marito, con l’oleandro, quindi figuriamoci se non è velenosa.
Rallenta il ritmo cardiaco fino a far fermare il cuore, e la sua ingestione anche in piccole quantità è molto pericolosa per il gatto, che però di solito se ne tiene alla larga perché anche in questo caso l’odore non è dei migliori, per cui la evita.
Stella di natale
Aiuta la ricerca… e ammazza un gatto. Se nel periodo di Natale molte associazioni vendono queste piante per aiutare la ricerca su varie malattie umane, sarebbe bene che il gatto non si avvicinasse.
Il suo lattice, infatti, è irritante per le mucose e può addirittura portare al sanguinamento dell’apparato gastrointestinale, con dolori atroci. Dal mio punto di vista, se si vuole aiutare la ricerca si possono anche dare i soldi e non prendere la Stella di Natale. Tanto facciamo del bene lo stesso.
A te è mai capitato che il gatto ingerisse una pianta velenosa?
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Ecco una infografica sulle piante velenose per i gatti
Piante velenose per i gatti: la prevenzione
Rimuovere tutte le piante domestiche potenzialmente pericolose per evitare un’esposizione non necessaria. Questo è particolarmente importante per i gattini e per i gatti tenuti in casa.
All’aperto la cosa non è così semplice. I gatti che escono di casa hanno accesso a molti giardini, quindi sarà impossibile prevenire ogni possibile contatto con piante potenzialmente dannose. Tuttavia, puoi rimuovere le piante più tossiche dal tuo giardino e prendere nota di quelle nei giardini dei tuoi vicini che sono potenzialmente pericolosi. Elencare i nomi comuni e latini. Questo elenco può aiutare il veterinario se si sospetta avvelenamento.
Dopo il giardinaggio, non lasciare mai residui di siepe o piante sradicate vicino agli animali domestici. Il gatto potrebbe vederle come una novità e provare a rosicchiarle. La linfa degli steli potati può causare irritazione della pelle oltre ad essere velenosa. Bulbi, rizomi e radici possono essere le parti più pericolose di alcune piante.
Tutte le piante pericolose per il gatto
Quanto segue è un elenco abbastanza completo di piante che sono potenzialmente velenose o dannose per il tuo gatto quando vengono mangiate. Il contatto con alcune delle piante elencate può essere sufficiente per causare irritazione della pelle (contrassegnate con *). Spesso sono i frutti o i semi delle piante che sono potenzialmente dannosi.
Molti di noi hanno già familiarità con le piante che hanno bacche davvero tossiche come la Belladonna. E’ sufficiente mangiare solo una piccola quantità di queste per un risultato fatale. Altre piante nella lista potrebbero sorprendere: i narcisi, ad esempio. Qui, tuttavia, è il bulbo che provoca danni se ingerito.
Il fatto che l’elenco contenga alcune piante molto comuni non dovrebbe essere motivo di preoccupazione. La maggior parte di queste piante potenzialmente dannose ha un cattivo sapore e non è probabile che venga consumata in quantità sufficiente a causare danni permanenti. È improbabile che le piante da giardino legnose vengano mangiate dal vostro gatto: le piante domestiche più tenere rappresentano il rischio maggiore.
Piante casalinghe Amaryllis Aphelandra Azalea Castor Oil Plant (also see Ricinus) Christmas Cherry (also see Solanum) Chrysanthemum (also see Dendranthema) Codiaeum Croton (also see Codiaeum) Cyclamen Devil’s Ivy (also see Epipremnum aureum) Dieffenbachia* Dumb Cane (also see Dieffenbachia) Elephant’s Ear (also see Alocasia, Caladium) Epipremnum aureum Ferns Holly (also see Ilex) Hypoestes phyllostachya Hyacinthus Ivy (also see Hedera) Kalanchoe Mistletoe (also see Viscum) Nerium oleander Oleander (also see Nerium oleander) Ornithogalum Senecio Star of Bethlehem (also see Ornithogalum) Umbellatum Umbrella Plant (also see Schefflera) Zebra Plant (also see Aphelandra) | |
Piante da giardino Abrus precatorius Aconitum* Actaea Aesculus Agrostemma githago Aleurites Allium Alocasia Alstroemeria* Anagallis Anemone Angel’s Trumpets (also see Brugmansia) Angel Wings (also see Caladium) Apricot (also see Prunus armeniaca) Aquilegia Arisaema Arum Astragalus Atropa Avocado (also see Persea americana) Azalea (also see Rhododendron) Baneberry (also see Actaea) Bird of Paradise (also see Strelitzia) Black-eyed Susan (also see Thunbergia) Bloodroot (also see Sanguinaria) Box (also see Buxus) Broom (also see Cytisus) Brugmansia Bryony Buckthorn (also see Rhamnus) Burning Bush (also see Dictamnus) Buttercup (also see Ranunculus) Buxus Caesalpinia Caladium Caltha* Catharanthus Celastrus Centaurea cyanus Cestrum Cherry Laurel (also see Prunus laurocerasus) Chincherinchee (also see Ornithogalum) Chrysanthemum (also see Dendranthema) Clematis Colchicum Columbine (also see Aquilegia) Conium Convallaria majalis Corncockle (also see Agrostemma githago) Cornflower (also see Centaurea cyanus) Cotoneaster Crocus (also see Colchicum) X Cupressocyparis leylandii* Cyclamen Cytisus Daffodil (also see Narcissus) Daphne* Datura* Delonix Delphinium Dendranthema* Dicentra Dictamnus Digitalis Echium* Elder (also see Sambucus) Euonymus Euphorbia* False Acacia (also see Robinia) Ferns Ficus Flax (also see Linum) Four O’Clock (also see Mirabilis jalapa) Foxglove (also see Digitalis) Frangula (also see Rhamnus) Fremontodendron* Galanthus Gaultheria Giant Hog Weed (also see Heracleum mantegazzianum) Gloriosa superba Glory Lily (also see Gloriosa superba) Hedera* Helleborus* Hemlock (also see Conium) Henbane (also see Hyoscyamus) Heracleum mantegazzianum Hippeastrum Holly (also see Ilex) Horse Chestnut (also see Aesculus) Hyacinthus Hydrangea | Hyoscyamus Ilex Ipomoea Iris Ivy (also see Hedera) Jasminum Juniperus sabina Kalmia Kalanchoe Laburnum Lantana Larkspur (also see Delphinium) Lathyrus Ligustrum Lilium Lily of the Valley (also see Convallaria majalis) Linum Lobelia* (except bedding Lobelia) Lords and Ladies (Cuckoo Pint) (also see Arum) Lupinus Lycopersicon* Lysichiton Madagascar Periwinkle (also see Catharanthus) Marigold (also see Tagetes) Melia Mirabilis jalapa Monks Wood (also see Aconitum) Morning Glory (also see Ipomoea) Narcissus Nerium oleander Nicotiana Nightshade, Deadly (also see Atropa) Nightshade, Woody (also see Solanum) Oak (also see Quercus) Onion (also see Allium) Ornithogalum Oxytropis Paeonia Papaver Parthenocissus Peach (also see Prunus persica) Peony (also see Paeonia) Pernettya Persea americana Philodendron Physalis Phytolacca Pokeweed (also see Phytolacca) Polygonatum Poppy (also see Papaver) Primula obconica* Privet (also see Ligustrum) Prunus armeniaca Prunus laurocerasus Prunus persica Quercus Ranunculus Rhamnus (including R frangula) Rhododendron Rhus* Ricinus Robinia Rosary Pea (also see Abrus precatorius) Rubber Plant (also see Ficus) Rudbeckia Rue (also see Ruta) Ruta Sambucus Sanguinaria Schefflera* Scilla Skunk Cabbage (also see Lysichiton) Snowdrop (also see Galanthus) Solandra Solanum Solomon’s Seal (also seePolygonatum) Spindle Tree (also see Euonymus) Spurge (also see Euphorbia) Strelitzia Sumach (also see Rhus) Sweet Pea (also see Lathyrus) Tagetes Tanacetum Taxus Tetradymia Thornapple (also see Datura) Thuja* Thunbergia Tobacco (also see Nicotiana) Tomato (also see Lycopersicon) Tulipa* Veratrum Viscum Wisteria Yew (also see Taxus) |
Fonte aggiuntiva: International Cat care
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