Pelle, cute e pelo del gatto: caratteristiche e malattie

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La pelle ed il pelo del gatto sono gli apparati più estesi del suo corpo, e separano gli organi interni dall’esterno, costituendo una barriera difensiva ed anche il punto di contatto tra esterno ed interno.

Purtroppo le malattie della pelle del gatto sono numerose e diffuse, perché è un apparato molto delicato. In questo articolo approfondiremo i vari aspetto della pelle del gatto, della cute ed esploreremo le caratteristiche del pelo del gatto, riassumendo alla fine le più comuni malattie della pelle del gatto, che abbiamo già trattato singolarmente in molti articoli.

La cute del gatto

La cute nel gatto, che nell’insieme è chiamata apparato tegumentario, è una sostanza molto estesa, flessibile ed elastica e misura dei 0,4 a 2 mm di spessore. E’ lassa e mobile in modo da permettere al gatto di muoversi agevolmente per sfuggire ad un predatore, girarsi o combattere con un altro gatto.

In particolare la pelle nella collottola del gatto è abbondante e nei cuccioli di gatto consente di venire trasportati: mamma gatta infatti afferra i micetti per la collottola, con i denti, per spostarli. Quando si prende un gatto per la collottola, questo automaticamente tende ad immobilizzarsi, è una tecnica che permette al gatto maschio di immobilizzare la femmina durante l’accoppiamento, mordendole la collottola.

La cute è suddivisa in epidermide e derma:

  • Epidermide: è lo strato più esterno di pelle nel gatto, e viene suddivisa in vari strati. E’ costituita principalmente da cellule dette cheratinociti, che nello strato più esterno creano una consistenza più dura. I cheratinociti si rinnovano continuamente risalendo verso l’alto negli strati di epidermide, staccandosi e venendo così eliminati, in un processo detto esfoliazione, che non è visibile ad occhio nudo. in questo modo l’epidermide si rinnova ed elimina microorganismi nocivi come batteri, lieviti e funghi
  • Derma: il derma è costituito da fibre, vasi sanguigni e linfatici, muscoli e nervi. Funge da barriera protettiva contro i microorganismi e viene nutrito dai piccoli vasi sanguigni che lo compongono. I vasi linfatici ne assicurano l’idratazione e le terminazioni nervose gli consentono di percepire le sensazioni come il prurito, il caldo, il freddo, il dolore e la pressione.

Ci sono poi gli annessi cutanei che sono composti da:

  • follicoli piliferi;
  • ghiandole sebacee;
  • ghiandole sudoripare;
  • muscoli piloerettori: sono i muscoli che vengono contratti, volontariamente o involontariamente per raddrizzare il pelo, ad esempio quando il gatto ha paura e vuole apparire molto più grande di quello che è
  • unghie

Pelo del gatto: i follicoli piliferi e i peli

I follicoli piliferi sono coloro che creano e sostengono il pelo, che negli animali sono più peli per ogni follicolo, tra cui pelo primario o di protezione e peli secondari. Ogni pelo primario è circondato da 6-12 peli secondari.

I peli primari formano il mantello del gatto, più folto e spesso, mentre i peli secondari costituiscono il sottopelo, uno strato isolante che protegge dalle variazioni di temperatura e funge quindi da protezione, è più corto e morbido.

Esistono differenze notevoli nel tipo di manto del gatto, a seconda della razza e del patrimonio genetico. Esistono gatti senza pelo, gatti glabri che vengono detti nudi, gatti a pelo lungo e a pelo corto, gatti senza sottopelo e anche gatti dal pelo riccio.

Le ghiandole cutanee: sebacee e sudoripare

Nel gatto esistono due tipi di ghiandole cutanee, una legata alla sudorazione ed una legata alla produzione di sebo:

  • ghiandole sebacee: secernono il sebo, una sostanza grassa che crea uno strato protettivo sulla cute e sul manto.
  • ghiandole sudoripare: possono essere apocrine, cioè si aprono nel follicolo pilifero, ed eccrine, cioè si aprono sulla cute, come nei cuscinetti dei gatti, che possono essere appunto sudati. Il gatto suda solamente tramite i polpastrelli, mentre per controllare la temperatura del corpo si lecca: utilizza la salva che evapora per dissipare calore. Inoltre utilizza la ventilazione dalla bocca per abbassare la temperatura corporea

Le ghiandole cutanee sono anche le responsabili della produzioni dei feromoni, delle molecole che servono al gatto per marcare il territorio ed comunicare. per approfondire, leggi l’articolo sui Feromoni nel gatto.

Pelo del gatto: le tipologie

Il pelo del gatto può essere suddiviso nelle seguenti tipologie:

  • peli di guardia: o peli primari, presenti nel mantello esterno e fungono da protezione, sono spessi, lunghi e dritti;
  • peli di barba: servono sempre per protezione ma sono appuntiti e piegati all’estremità inferiore.
  • peli intermedi o eterotipici: sono ondulati e sottili
  • sottopelo o peluria: peli sottili, ondulati e densi e fungono da isolamento termico
  • peli tattili e vibrisse: particolari peli presenti principalmente sul muso e sulle zampe anteriori. Per approfondire la conoscenza delle vibrisse, o baffi del gatto, leggi l’articolo: Le vibrisse del gatto cosa sono e a cosa sevono. I peli tattili nel gatto non sono solo le vibrisse, ma sono tutti quei peli che vediamo più lunghi nel manto del nostro gatto. Possiamo fare una prova a riguardo: prova a sfiorare leggermente uno di quei singoli peli sporgenti nel tuo gatto, vedrai che se ne accorgerà immediatamente perché sono molto sensibili.

Il gatto perde il pelo: le fasi di muta

Il pelo nasce, cresce e muore, rigenerando così il manto del gatto, a seconda anche della stagione. Noi tutti conosciamo bene il problema della muta del pelo del gatto, perché ci ritroviamo con la casa invasa dai peli.

Il gatto perde il pelo per un processo del tutto naturale e le fasi di vita del pelo sono tre:

  • fase anagen che è la fase di crescita, durante la quale si generano 0,3mm di pelo al giorno
  • fase catagen, intermedia
  • fase telogen che è la fase di riposo, più lunga, alla fine della quale il pelo cade.

La muta del pelo del gatto segue questi ritmi, e dovrebbe avvenire in primavera ed in autunno, a causa delle variazioni di luce delle stagioni. In realtà questa fase di muta avviene tutto l’anno a causa della illuminazione artificiale che abbiamo nelle nostre case, quindi il gatto di casa perde il pelo durante tutto l’anno, per la nostra gioia :). Per approfondire il mantello e i colori del pelo del gatto leggi l’articolo: Colori del pelo e tipi di mantello del gatto.

Malattie della pelle del gatto

La pelle del gatto è un apparato, che come dicevamo è importante per difendere l’organismo dai microorganismi che lo attaccano, come funghi, batteri eccetera. Le malattie della pelle del gatto possono pertanto essere dovute a varie cause, spesso sono fastidiose per il gatto perché gli causano prurito e non sempre sono semplici da individuare. Eccone alcune che abbiamo trattato nei vari articoli sul sito:

Ci possono essere poi numerosi altri disturbi e problemi che interessano la pelle del gatto, come verruche, ulcere, papillomi, tumori, ecc.

La cosa importante per prevenire e diagnosticare al più presto le malattie della pelle del gatto è osservare sempre attentamente il nostro gatto, per notare se si lecca in modo eccessivo, se si gratta troppo, se si causa ferite grattandosi e quindi ha un intenso prurito. Evitare sempre il fai da te o i rimedi casalinghi nelle malattie della pelle del gatto: evitare di usare creme o rimedi che usiamo in umana, ma rivolgersi subito al proprio veterinario di fiducia, altrimenti il problema si potrebbe aggravare.

Video sul pelo e pelle del gatto

Ecco in un video un escursus dettagliato sulla pelle del gatto, le vibrisse e la cute con i consigli sulla cura e la bellezza.

PELO del gatto: ecco come curarlo e perché lo perde sempre.

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