Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco: cosa significa?
Hai sentito anche tu spesso il proverbio “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco“? Ma che cosa significa, che cosa centra il gatto nel sacco e che origini ha questo proverbio?
In realtà questo proverbio sembra sia una variante abbastanza recente del detto “Non dire quattro se non ce l’hai nel sacco“. Questo detto ha origini contadine, come molti dei proverbi che usiamo oggi, e significa che non dobbiamo dare per scontato di avere delle risorse, finché non ce le abbiamo in mano.
Questo proverbio pare abbia origini inglesi, nel detto “Don’t count your chickens before they are hatched!”, che significa: non contare i tuoi polli prima che si siano schiuse le uova. Anche qui il significato è chiaro, prima di cantar vittoria ed essere tranquillo, sii sicuro delle tue risorse.
Un altro proverbio equivalente a questo è “Non vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso”, e quindi non cantare vittoria prima che i fatti si siano effettivamente svolti.
Un proverbio che incita alla prudenza quindi, ma che cosa centra in tutto questo il gatto?
Sembra che il proverbio “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco” sia attestato nel Bignami nel 1927, ma sicuramente è utilizzato nella lingua parlata da prima, e la cosa non sorprende, perché il gatto nel sacco è una immagine che rende perfettamente l’idea.
Infatti, il significato è sempre quello di non cantare vittoria troppo presto: posso dire di avere un gatto in un sacco prima di avercelo messo dentro? Sappiamo tutti quanto sia difficile chiudere un gatto in un sacco, quindi tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare!
Pare che il proverbio abbia anche origini storiche, che attesterebbe un uso ancora più antico del proverbio sul gatto: durante l’assedio di Chioggia da parte della Repubblica di Genova che si svolse negli anni 1378-1381, la Repubblica di Genova aveva assoldato un cospicuo numero di truppe dei Fieschi, il cui simbolo araldico è il Gatto.
Il grido di guerra dei Fieschi era “Gatto! Gatto! Gatto!”. Ma durante l’assedio si evitava di gridare “Gatto” finchè la città non fosse presa, da qui il detto (notare che si dice anche “Mettere al sacco la città”).
Più difficile capire il senso del proverbio “Non dire quattro se non ce l’hai nel sacco”, perché “quattro”? Sembra che sia una abbreviazione di “quattrino“, quindi il significato potrebbe essere di non vantarsi di avere dei soldi nel sacco finché effettivamente non li abbiamo.
Ma il proverbio “Non dire quattro se non ce l’hai nel sacco” ha origine anche da una storiella popolare, che narra che un contadino stesse catturando degli uccellini e mettendoli in un sacco, e li contava, ma, arrivato a quattro, l’uccellino gli volò via: “Tendeva la mattina una ragna da pigliare tordi, e altri uccelli un villano di Pillercoli, e la sera se n’andava insieme con un compagno a stendere, e di mano in mano che calava giú la rete, schiacciava il capo a’ tordi, e gli metteva in un sacco, che teneva il compagno in mano, e quando poneva i tordi nel sacco, non guardava sempre alla bocca di esso, perché teneva gli occhi nel sacco. Mentre che ficcava dentro i tordi, quando aveva dato loro la stretta al capo, diceva: e uno, e due, e tre, e cosí gli andava contando a uno a uno; ma quando fu al quarto non schizzò cosí bene; onde il dire, e quattro, e ‘l volar via il tordo fu tutt’uno. Sí che il compagno disse: Non dir quattro, ché non è nel sacco” Ludovico Passarini (Pico Luri di Vassano)
Il proverbio “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco” è stato oggetto anche di una vicenda di Gossip: l’allenatore calcistico Giovanni Trappattoni citò il proverbio in una intervista, ma un giornalista lo prese in giro, non conoscendo il detto, perché gatto e sacco non fanno rima, ma in realtà Trappattoni non fece alcuna gaffe, visto che il proverbio esiste eccome!
Da quando questo proverbio è diventato famoso anche in ambito calcistico, ci si diverte a storpiarlo, fino ad arrivare alla provocazione: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco e non dire mulo…”
Altra storpiatura è “Non dire scacco se non ce l’hai nel sacco”, usando, invece della parola gatto, la parola “scacco”, alludendo allo “scacco matto”, cioè alla vittoria, ed il significato è sempre lo stesso, e cioè di non cantare vittoria troppo presto.
Secondo me la versione “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco” rende benissimo l’idea, di non esporsi a parole se prima non si sia sicuri dei fatti, ed essendo io gatta convinta, mi piace di più! Sono molti i modi di dire sui gatti, gli aforismi e le frasi famose che circondano il gatto, le tratterò in un altro articolo.
E tu conoscevi questo proverbio? Ne conosci altri sui gatti? Scrivimelo nei commenti!
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“Non dire scacco se non ce l’hai nel sacco” non è una storpiatura: è semplicemente il proverbio originale che trae spunto proprio dal gioco degli scacchi. Nel tempo qualche pignolo ha eccepito che per gli scacchi il solo dire (o dare) scacco non assicura la vittoria, la quale si ottiene solo con lo “sacco matto”. Quindi il proverbio è stato modificato in “Non dire (scacco) matto se non ce l’hai nel sacco”. Ed è a questo punto che qualche non conoscitore del gioco degli scacchi ha trovato illogica la parola “matto” in quel contesto ed allora l’ha trasformata in “gatto”. La trasformazione in “gatto” potrebbe anche essere stata fatta da qualche personaggio importante con problemi di disnomia (ce ne sono tanti in circolazione), e così questa illogica versione finale (del “gatto”) viene rimpallata dal popolo bue che, purtroppo, ripete senza cognizione di causa.
Wooooow interessante grazie del chiarimento!
Dare del bue al popolo mi sembra molto ingeneroso oltre che di cattivo gusto. La versione col gatto è molto antecedente alla citazione di Trapattoni (o altre recenti). Pare che derivi da un altro antico proverbio: “non comprare o vendere il gatto nel sacco”. Probabilmente si è poi fusa con l’originale del primo proverbio che citava il “quattro” e non il “matto” (che è una terza versione). C’è un altro proverbio che recita così: “sei come il bue che da del cornuto all’asino” (ogni riferimento è puramente casuale) :-)
Molto interessante ma, in Inglese sarebbe “Don’t count your chickens before they have hatched”
non dici “…are hatched”.
a iatta priscialora fici i iattareddi orbi
la gatta frettolosa fece i gattini orbi …dal siciliano