Le pulci e le zecche nel gatto: sintomi e rimedi
Torna la primavera, tornano le belle giornate e il nostro micio inizia nuovamente ad uscire di casa, mentre d’inverno stava molto tempo acciambellato davanti al caminetto o sul termosifone. E torna anche il problema delle zecche e pulci dei gatti.
Purtroppo, con le passeggiate fuori va incontro anche ad alcuni pericoli, e tra questi ci sono degli animaletti che vivono nell’erba, o sugli altri animali, che possono vedere il gatto non come un affettuoso animale domestico, ma come un bel pranzetto: sono i parassiti, tra cui le pulci e le zecche, che vivono nutrendosi dell’organismo degli altri animali.
Sta a noi fare attenzione al fatto che questi animali non si avvicinino al nostro gatto, e in questo articolo cercheremo di capire qualcosa in più su di loro, per sapere come combatterli.
In questo articolo vedremo, oltre che le immagini di pulci e zecche, per capire come riconoscerle, i rimedi e la cura per le zecche e le pulci, nonché la prevenzione di pulci e zecche nel gatto.
Le pulci e le zecche, nonostante spesso vengano indicate come sinonimi, non sono assolutamente la stessa cosa.
Vediamo che cosa sono questi fastidiosi parassiti.
Indice dei contenuti
Le pulci nel gatto: sintomi e cura
Le pulci sono piccoli animaletti molto veloci, che saltano da un animale ad un altro.
Visivamente sono simili a dei ragnetti, appiattiti in senso laterale.
Sono molto veloci e pertanto sono molto difficili da vedere, e oltretutto non hanno preferenze di animale: possono saltare tranquillamente da un cane a un gatto o da un gatto ad un uomo.
Si nutrono del sangue nostro e degli animali, pungendo, e nel farlo possono trasmettere delle malattie come il Dypilidium caninum, un verme simile alla nostra tenia che vive nell’intestino degli animali; l’emobartonellosi, una grave malattia che porta febbre alta ed anemia; infine il gatto può essere allergico alla saliva della pulce, ed avere reazioni anche gravi al morso.
Il gatto può prendere le pulci anche se sta sempre in casa, in quanto potremmo benissimo essere noi stessi, entrando da fuori, a portare in casa questi parassiti, che magari si attaccano ai vestiti, oppure ne abbiamo addosso le uova, che sono invisibili.
Come riconoscere le pulci sul proprio gatto?
È molto difficile vederle sul corpo del gatto, perché sono veloci, ma se accarezzandolo contro pelo vedete tanti puntini neri, quelle sono le loro feci: anche se non vedete la pulce, c’è (altrimenti come sarebbero arrivate lì le feci?).
Quali sono i sintomi di pulci? Principalmente il fatto che il gatto si gratta molto più del normale, e spesso gli prendono dei veri e propri attacchi di grattatura violenta, a causa del prurito fastidioso che danno questi parassiti.
Per cui il sintomo principale da cui possiamo dedurre che il nostro gatto ospita pulci e zecche è il prurito.
Guarda bene l’immagine qua sotto: vedi quei piccoli puntini neri?
Ecco in un video molto esaustivo una tecnica per riconoscer le pulci nel gatto:
Cosa fare quando il gatto ha le pulci
Per le pulci esistono degli appositi antiparassitari da somministrare nella cute del gatto.
Uno dei più utilizzati è il Frontline, ma ce ne sono di diverse marche.
Mi raccomando, cosa importantissima: mai somministrare l’antiparassitario del cane al gatto! Gli effetti sono drammatici, il gatto è molto sensibile all’antiparassitario del cane, che gli provoca crisi convulsive ed alterazioni neurologiche molto gravi.
Per cui evita assolutamente, magari per comodità di acquisto, oppure perché vi avanza una pipetta dell’antiparassitario del cane, di somministrarlo al gatto.
Si ti è capitato per errore, vola subito dal veterinario.
Quanto effettuiamo il trattamento anti pulci sul gatto, cerchiamo di pulire anche tutte le zone in qui il gatto di solito vive, dal divano, alla sua cuccia, alle coperte, eccetera, in quanto potrebbero essere presenti le uova delle pulci.
Effettuare una trattamento anti-pulci senza andare a debellare anche le uova, è del tutto inutile, perché dopo poco tempo, ci ritroveremo daccapo.
Le pulci possono mordere anche l’uomo, anche se non vivono nella sua pelle. Può capitare però che vivano tra le nostre coperte, e che ci ritroviamo con dei morsi di pulce sulla pelle.
Vedi anche: antipulci per gatti: come scegliere
Le zecche nel gatto: sintomi e cura
Le zecche sono molto diverse dalle pulci.
Sono molto più grandi, si muovono poco, generalmente salgono sul corpo del gatto dall’erba o dal pavimento di casa (tra poco vedremo come ci arrivano).
Mordono e rimangono sempre lì, a succhiare il sangue, senza muoversi; gonfiano come un palloncino, fin quando si vedono molto bene tra il pelo.
Come riconoscere una zecca sul proprio gatto?
La zecca si riconosce in genere perché quando accarezziamo il nostro gatto sentiamo una “pallina”.
Di solito si attaccano di la pelle è più ricca di sangue, ossia dietro le orecchie, nelle pieghe della pelle, ma non è raro che si attacchino anche sul muso.
Quando sentiamo la tipica pallina, scostiamo il pelo attorno ed osserviamo bene: vedremo il corpo rotondo che fuoriesce dalla pelle, la testa risulterà infilata dentro alla pelle.
Nella immagine qui sotto, puoi vedere una zecca attaccata al corpo del gatto. Non troppo bella, vero?
Nel gatto difficilmente le zecche salgono (è più facile trovarle su un cane) e non trasmettono malattie, a differenza del cane, anche se possono causare infezioni, e comunque possono essere spesso presenti.
Se, inoltre, rimangono lì per molto tempo, le uova che hanno nel loro corpo maturano, verranno deposte e cadranno per terra dove si schiuderanno dando origine a tante nuove zecche.
Le zecche nei gatti possono attaccarsi quando il micio passeggia in giro, magari su prati frequentati da altri animali, ma non dimentichiamoci che, come per le pulci, possiamo essere anche noi a portare questi parassiti da fuori, magari attaccati alle scarpe.
Ricordiamoci che le zecche possono attaccarsi anche agli umani, e non è molto piacevole come esperienza.
Come rimuovere una zecca:
La zecca potremmo rimuoverla anche da soli, come dicevamo, ma è meglio andare da un veterinario, perché vanno rimosse correttamente, altrimenti una parte della zecca, la bocca, può rimanere infissa nella pelle e causare infezioni.
Dopo il trattamento bisogna continuare con la prevenzione.
La zecca va rimossa senza tirare verso l’esterno il fastidioso parassita, ma muovendosi “a spirale”, in quanto l’animale si ancora alla pelle del gatto girando su sé stesso.
Alcuni suggeriscono di usare un batuffolo di cotone bagnato con del sapone liquido, e pare che la zecca esca e si ritragga da sola.
Personalmente non ho mai provato questa soluzione, ho sempre preso delle pinzette, afferrato la zecca il più vicino possibile alla pelle, e ruotato tirando leggermente, stando attenta che non rimanesse la testa sotto pelo.
Ecco in un video una spiegazione e dimostrazione molto chiara di come rimuovere una zecca:
Meglio comunque far agire un veterinario, specialmente se si tratta di zecche in gattini piccoli, anche per disinfettare poi la puntura della zecca.
La visita veterinaria è utile anche per un altro fattore: potrebbe infatti succedere che i parassiti abbiano trasmesso qualche malattia, e può essere fatto un test, o più test, per essere sicuri che questo non sia successo.
Come diciamo sempre, una visita di controllo costa poco, è veloce e ci permette di salvaguardare a lungo la salute del nostro gatto.
Molto importante, se le rimuoviamo da soli, non schiacciamole per terra: potremo uccidere la zecca, ma le uova possono schiudersi comunque e sono microscopiche, quindi non lo vedremo ma potremmo avere il pavimento infestato di larve di zecca, che poi diventeranno adulte.
Quindi quando la abbiamo rimossa bruciamola, oppure buttiamola nell’alcool e lasciamocela per un po’, così da distruggere le uova.
La prevenzione di pulci e zecche
Fondamentale per evitare non tanto la presenza di questi parassiti, quanto le malattie che possono trasmettere, è la prevenzione.
Per prevenire pulci e zecche, esistono prodotti repellenti, generalmente fiale da mettere sulla schiena del gatto una volta al mese, che diffondono sulla pelle e da fastidio ai parassiti; un po’ come per noi, che quando odoriamo una persona che puzza non ci avviciniamo.
Come dicevamo, uno dei più utilizzati è il Frontline, ma ce ne sono di diverse marche.
Questi prodotti, che si trovano sia in farmacia che al supermercato (non sono considerati medicinali) vanno dati e non dobbiamo dimenticarlo: non si danno solo se il parassita c’è già (perché non lo uccidono!) ma sono fatti per essere spalmati quando il gatto non ha pulci e zecche, ed evitano che arrivino.
Ti trovi qui:
Per facilitare molto l’estrazione della zecca si può usare l’alcol. Si spruzza un pochino di liquido direttamente sul parassita si attende un minuto al massimo, questo muore e così è molto più semplice “svitarlo”.
Consiglio molto utile, grazie mille Federica!
Molti veterinari sconsigliano questa pratica poiché la zecca, sentendosi soffocare dalla sostanza (alcool, olio…) prima di morire vomita e questo favorirebbe il passaggio di patogeni eventualmente presenti nel parassita
L’idea di mettere qualche goccia di un qualsiasi liquido per facilitare l’estrazione della zecca sembra essere motivo di controversie in quanto parrebbe che causi il vomito nel parassita che, di conseguenza, può facilitare l’insorge di infezioni a carico dell’organismo dell’animale ospite. Consigliato migliore il metodo “a secco” con rotazione antioraria illustrato nell’articolo. Io, non essendo un veterinario, seguo quest’ultimo … anche se la nausea, sistematicamente, ce l’ho io ???
Tolto zecca gatto con cosa devo s disinfettare la zona?