Gioco nel gatto: dal gattino al gatto adulto
In questo articolo tratteremo un interessante argomento: il gioco nel gatto. Capire come e perché un gatto gioca e quali sono le modalità per farlo divertire giocando ti permetterà di approfondire la relazione con lui e assicurargli benessere.
Indice dei contenuti
Funzioni del gioco nel gatto
Avrai forse avuto modo di vedere i cuccioli giocare, da soli e insieme. Sono buffi, ma si impegnano molto!
L’esatta definizione di gioco del gatto e la sua funzione non sono state ancora definite in modo preciso dagli studiosi, probabilmente le funzioni del gioco sono molte e tutte importanti: ad esempio affinare le competenze motorie e sensoriali, interagire con i propri simili, rafforzare i muscoli, prepararsi alla caccia e alla vita da adulti.
Inoltre il gioco provoca sensazioni piacevoli e quindi è positivo per la psiche dell’animale.
Molti di questi punti valgono anche per l’animale adulto.
L’impegno in attività ludiche (cioè di gioco) è proprio utilizzato in ambito scientifico come indice di benessere dell’animale.
Gattini che giocano: perché e come
Sulla base di quello che abbiamo detto, per i gattini il gioco è molto importante. I tipi di gioco che puoi osservare nei gattini sono varie, vediamone alcuni. Vedere dei gattini che giocano è molto divertente, ma vediamo che cosa imparano e da cosa sono caratterizzati i giochi dei gattini piccoli.
Nel caso di gioco con altri gattini: rincorrersi, nascondersi e farsi agguati, darsi zampate (senza artigli) con le zampe anteriori stando sulle zampe posteriori, saltellare intorno all’altro dandogli il fianco, saltare addosso all’altro e “abbracciarlo con le zampe”, mettersi sul dorso e scalciare verso l’altro gattino.
Nel caso di gioco solitario con oggetti: ricorrere palline, topini, fili o altri oggetti trovati in giro, fare agguati, spostare l’oggetto con la zampa, saltare sull’oggetto e bloccarlo con le zampe anteriori, dare zampate ad un oggetto che pende dall’alto, prendere un oggetto tra le zampe anteriori o con la bocca e scalciare con le zampe posteriori, correre intorno arrampicandosi sui mobili o sugli alberi e saltando giù.
Come potrai immaginare, gran parte di queste modalità di gioco dei gattini – soprattutto quelle con oggetti – mimano i comportamenti di caccia. Il gatto infatti è un gran cacciatore e fin da cucciolo si prepara per questo.
Talvolta i gattini (ma anche gli adulti) sembrano giocare con oggetti inesistenti. In effetti… è così. I proprietari si domandano se abbiano le allucinazioni: non hanno le allucinazioni, cercano solo di divertirsi.
Possiamo sicuramente dire che un gattino che gioca è un gattino felice!
Il gioco nel gatto adulto
I gatti adulti giocano? La risposta è si.
Il tempo passato a giocare si riduce molto quando il gatto cresce, ma anche gli adulti giocano.
Le modalità di gioco sono simili a quelle viste prima, con una netta preferenza per i giochi “ di caccia”: se hai un gatto o più gatti avrai forse osservato che basta un filo di lana che spunta da una porta o una pallina per attivare la punta, la rincorsa e l’agguato. Questa è la caccia “alla preda che striscia o che corre”.
Analogamente, un oggetto che pende dall’alto e che si muove stimolerà il gatto a prenderlo con le zampe anteriori. Questa è la caccia “alla preda volante”. Queste attività sono necessarie per evitare di avere in casa un gatto annoiato, e vederlo invece giocare.
Il gioco del gatto adulto con i conspecifici
Gatti adulti che si conoscono bene e che vivono insieme possono giocare tra loro. Bisogna ricordare però che il gatto per natura non è un animale sociale come il cane, lo possiamo definire “sociale facoltativo” o “relazionale”.
Tende ad essere indipendente rispetto ai membri della stessa specie e, quando gli è possibile, sceglie in modo abbastanza selettivo con chi intessere un legame e con chi interagire.
Attenzione quindi quando due gatti sembrano giocare: possono esserci zampate, agguati, rincorse; se realmente i due gatti stanno giocando, non ci sono ringhi, soffi o miagolii acuti, le unghie non vengono tirate fuori, i gatti fanno delle pause nel gioco e si scambiano i ruoli.
Se invece miagolano forte, addirittura urlano, soffiano, sputano, uno rincorre sempre l’altro che si nasconde per sfuggirgli, sembrano veramente arrabbiati o spaventati e tirano fuori le unghie… allora quello non è un gioco!
Inoltre, nella specie felina è facile che ciò che inizia come un gioco diventi una baruffa (seppur lieve), se uno dei due gatti non ha più voglia di giocare e l’altro insiste.
Come giocare con il proprio gatto
Spesso ci si chiede come rendere felice il proprio gatto, quando lo si guarda dormire tutto il giorno sulla sedia. E come si fa a far divertire un gatto? Sicuramente il gioco è un ottimo espediente. Spesso abbiamo davanti ai nostri occhi una immagine di un gatto che gioca con un topo finto, ma non esiste solamente il gioco solitario per il gatto. I giochi da fare con un gatto sono molteplici, vediamone alcuni.
Innanzitutto devi considerare che il gatto gioca ogni volta per pochi minuti e ripete i momenti di gioco alcune volte al giorno.
Per fare divertire e fare stare bene il tuo gatto è importante che tu gli organizzi dei momenti di gioco così suddivisi:
- momenti di gioco insieme a te,
- momenti di gioco da fare da solo (lasciando oggetti a disposizione),
- momenti dedicati ad attività di stimolazione mentale.
Vediamo alcuni esempi.
Per giocare insieme al tuo gatto munisciti di oggetti comprati o fabbricati da te che stimolino il suo istinto di cacciatore. Palline, fili, piumette attaccata ad un bastoncino, topini di pezza… Muovili in modo imprevedibile, con diverse velocità, falli passare dietro e sotto le porte, sopra i mobili.
Anteprima | Prodotto | Voto | Prezzo | |
---|---|---|---|---|
Westeng 4 Bacchette da Gioco per Gatti, Gioco Interattivo Divertente, per Gattini, Bacchetta... | Scopri su Amazon |
Alla fine il gatto deve riuscire a prenderli per avere soddisfazione.
Ti consiglio di tenere da parte un certo numero di giocattoli e di farli comparire solo nel momento in cui tu e/o il tuo gatto volete giocare. In questo modo non perderanno di attrattiva.
Per quanto riguarda il gioco solitario, procurati vari oggetti e poi lascia a disposizione del gatto solo alcuni di essi, a rotazione, cioè cambia i giocattoli ogni pochi giorni, in modo che non si stufi. Lascia a sua disposizione scatole di cartone, si divertirà a nascondersi dentro di esse, utilizzandole come nascondigli per ripararsi o come punti da cui sferrare attacchi.
Un’altra attività da far fare al gatto consiste nel presentargli delle “sfide”, dei problemi che lui deve risolvere, come prendere dei bocconcini dentro un bicchierino o una scatolina o cercare dei biscottini nascosti per la casa.
Proponi al tuo gatto il problema, rimani presente, ma fai in modo che lo risolva da solo. Inizia con problemi facili e via via aumenta la difficoltà.
Ricorda che per essere appagante e stimolante l’attività si deve concludere con un successo, cioè il gatto deve poter risolvere la sfida, altrimenti rischia di frustrarsi.
Problematiche legate al gioco e comportamenti particolari
Talvolta i proprietari riportano che il gatto inizia a giocare, ma tira fuori le unghie e/o morde, oppure che gioca solo facendo agguati alle mani e ai piedi o che vuole giocare di notte. Inoltre i proprietari si domandano se determinati comportamenti siano normali oppure no.
Se il problema è molto marcato e il tuo gatto quando gioca fa male o ha comportamenti strani, merita farsi seguire da un esperto che valuterà la situazione in modo specifico, di seguito però troverai alcune informazioni utili.
Quando il gatto usa le unghie e/o morde
Questo tipo di comportamento, se il gatto morde mentre gioca, può essere dovuto al fatto che il gatto è molto eccitato e perde il controllo. Ad esempio può aggrapparsi alle gambe mentre sta giocando con un oggetto che è in mano al proprietario.
In questo caso, oltre a scegliere il tipo di attività migliore, si deve cercare di non agitarlo troppo durante il gioco sociale, eventualmente fermandosi subito e lasciando che il gatto si calmi.
Un altro motivo, che però si può intrecciare con il primo, è che non abbia un pieno controllo del morso perché non gli è stato insegnato da mamma gatta (di solito accade in gattini orfani o che sono stati tolti troppo presto dalla mamma). Quando succede, dì un secco no e poi allontanati, ignorandolo per un po’.
In entrambi i casi, se si prediligono giochi attraverso oggetti e non si fanno giochi “di contatto”, il rischio di morsi e graffi si riduce molto.
I giochi con le mani e con i piedi
Tipico dei cuccioli è fare agguati e mordicchiare mani e piedi dei proprietari. Ma questo accade perché i proprietari stessi incentivano questo tipo di gioco!
Anche se un gattino è molto morbido e carino e inizialmente non fa molto male con le unghie e con i denti, è bene non fare giochi in cui il gattino è stimolato a prendere le dita delle mani o dei piedi. Ed è importante anche non “strapazzarlo” con le mani.
Analogamente, il farsi rincorrere per la casa andrebbe evitato inizialmente. Quando il gattino sarà più grande e avrà imparato a non mordere e graffiare, allora il gioco del nascondersi e poi rincorrersi potrà essere fatto, se il gatto gradisce (alcuni gatti lo fanno con i propri proprietari e si divertono).
Il gatto gioca di notte
I gatti sono animali crepuscolari, quindi sono attivi alla sera e all’alba e non sempre si adattano velocemente agli orari di sonno dei proprietari.
Se capita che il tuo gatto ti svegli di notte miagolando e saltando sul letto per interagire con te potresti provare queste strategie: gioca per un po’ con lui durante il giorno, lasciando una sessione di gioco per la sera; prima di andare a dormire lasciagli del cibo a disposizione e giocattoli, come detto sopra, per giocare da solo. Infine… tieni duro e non cedere alle sue richieste!
Ovviamente sottointendo che il gatto abbia stimoli adeguati durante il giorno, ad esempio che ci sia in casa un tiragraffi, e che abbiate passato almeno qualche momento insieme.
Il gatto gioca con l’acqua, con le ciotole e con la lettiera
Un buon numero di gatti ama giocare con l’acqua (così come bere da posti diversi rispetto alla ciotola).
Talvolta il gatto butta nella ciotola i giocattoli e li guarda o li muove con la zampa, è il “gioco della pesca”.
Alcuni gatti spostano le ciotole del cibo o le rovesciano, sono soprattutto gattini (quando le ciotole sono particolarmente leggere) e gatti giovani. Le ciotole infatti, soprattutto quando sono vuote, possono essere percepite dal gatto al pari di altri oggetti presenti nell’ambiente e con i quali intrattenersi.
Per loro, anche poter giocare con l’acqua o con ciotole di plastica è un arricchimento, per questo mi sento di consigliare di lasciarli fare nei limiti del possibile.
Se il gatto rovescia le ciotole, si può provare a sostituirle con ciotole più pesanti, ad esempio di ceramica, o, per quanto riguarda quella dell’acqua, con una fontanella.
Può capitare che i gatti si rotolino con piacere nella lettiera o che di vedere il gatto che gioca con la lettiera, e che si nascondano nella cassetta igienica per poi balzare fuori e correre. Di norma lo fanno quando la lettiera è pulita. Probabilmente vedono la cassetta igienica come un buon nascondiglio, oppure gli piace come superficie in cui rotolarsi!
Il gatto agita la coda mentre gioca
E’ possibile che tu abbia visto che il tuo gatto agita la coda mentre gioca.
Durante il gioco solitario di caccia spesso la punta della coda vibra: sono l’eccitazione e la tensione per la caccia alla preda.
Durante il gioco con te, il gatto può frustare l’aria con la coda. Se il resto del corpo è rilassato, probabilmente questo è dovuto all’eccitazione del gioco; al contrario, se il gatto appare teso, è meglio interrompere l’interazione perché ci potrebbe essere stato qualcosa che lo ha infastidito o spaventato.
Ti auguro quindi buon divertimento con il tuo gatto, seguendo i consigli di questo articolo, e se hai domande o vuoi raccontarmi i tuoi giochi con il tuo gatto, scrivi pure nei commenti le tue osservazioni.
Dott.ssa Eva Ricci, etologa
Ti trovi qui:
Buona sera, ho un gatto norvegese di quasi otto mesi, lo preso che aveva due mesi ! lo fatto castrare un mese fa’.
quando gioca con me graffia e morde insomma fa un po’ male, nonostante io gli dica un bel No secco lui continua,anzi mi attacca, probabilmente quando era piu’ piccolo io e mio figlio non gli abbiamo dato un limite, e ora pero’ che sta’ diventando grande e’ un problema.
come posso fare ? grazie
Salve, grazie per il suo commento. Andrebbe osservato come giocate, che tipo di giochi fate, è importante non giocare con le mani e i piedi, ma sempre attraverso oggetti. In questo modo le occasioni per mordere e graffiare diminuiranno. Se dovesse accadere che il gatto venga a mordervi, bloccatelo (se non funziona più il no! provate con un altro suono, ad esempio ahah! ma deve servire solo a bloccarlo, non a spaventarlo) e allontanatevi, interrompendo l’interazione.
buona Sera, ho adottato un gattino femmina di appena 4-5 mesi. da quando si è abituata della mia abitazione, non so ma credo per motivi di gioco mi morde la mano tenendola con le sue zampette anteriori. all’inizio me la mordeva con aggressività ma poi con un po alta la voce li dicevo “piano” e mi ha dato l’impressione che mi abbia capito. ancora oggi a volte che sento che mi morde la mano sentendo che morde più forte del solito, li dico di fare più piano e cosi mi guarda e sento che morde con più delicatezza. spero che non lo fa per paura ma bensì perché mi ha compreso. è vera questa mia sensazione?
poi, scusate ma avrei un’altra domanda. le sue unghie sono lunghi e a volte giocando mi graffia. è possibile tagliarli da me oppure la devo portare per forza dal veterinario. se lo posso fare pure io, mi spieghi come si fa e di che cosa devo stare attento per non farli del male.
grazie per la sua eventuale risposta
saluti
Massimiliano ( Tempio Pausania (SS) )
Salve, bisogna capire quando la gattina la morde: mentre è già in atto un gioco fatto attraverso le mani? Se è questo il caso, bisogna smettere di giocare con lei con le mani, nel senso di NON iniziare giochi di questo tipo, ma preferire l’interazione attraverso oggetti. Nel caso succedesse per sbaglio, va bene dire un parola per bloccarla ma poi bisogna subito interrompere l’interazione finchè la gatta non si calma. Ovviamente sottointendo che nel resto del tempo la gatta abbia stimoli fisici e mentali (e momenti di interazione con lei) adeguati a soddisfare i suoi bisogni etologici. La gatta morde più piano quando lei glielo dice perchè sente il suo tono “arrabbiato”, non capisce la motivazione del perchè “sia sbagliato mordere l’umano”. Per le unghie, le prime volte consiglio di portarla dal veterinario (se non è un trauma eccessivo per lei) in modo tale che il medico faccia vedere come e quanto tagliarle (ci vuole un pizzico di accortezza per evitare di tagliare i vasi sanguigni). Poi, potrà farlo a casa, eventualmente previa abituazione molto graduale alle manipolazioni e all’oggetto
Buongiorno.
A casa ho una gatta di 3 anni e ultimamente mi capita di tenere per un pò di tempo anche il gatto (maschio) dei miei genitori di 2 anni. Entrambi sono sterilizzati. All’inizio il maschio era pauroso, sia per il cambio di casa, sia nei confronti della mia gatta, anche se lei lo ignorava e non era per niente turbata da nuovo arrivato. Poi, quando lui ha preso confidenza, ha iniziato a inseguirla. Non ci sono mai zuffe o litigi, mi sembra che voglia semplicemente giocare, ma lei non apprezza e scappa sempre, si chiude negli angoli e ogni tanto gli soffia o da qualche zampata (senza unghie). Io provo a sgridare il maschio quando la rincorre, ma continua a farlo. Ho anche messo due diffusori di ferormoni per 2 gatti (feliway friends). Cosa posso fare?
Buongiorno, senza vedere i gatti non so se il maschio voglia veramente giocare, però da quello che mi dice il problema è che la gatta è infastidita. In teoria dovrebbe interrompere lui appena parte, non serve sgridare o punire ma fare un rumore, mettersi in mezzo… e poi redirigerlo su altro. Quando non supervisionati i gatti dovrebbero essere tenuti separati. Ovviamente le risorse e lo spazio a disposizione devono essere in abbondanza, e la gatta deve poter avere degli spazi solo suoi
Grazie mille per il consiglio. Quando sono da soli credo passino il tempo a dormire perchè quando rientro o vengono entrambi ad accogliermi alla porta o li trovo che dormono per i fatti loro.
Si, è molto probabile che dormano, ma in realtà non lo possiamo sapere (se non mettendo una telecamera :)), se dovessero esserci dei conflitti anche in sua assenza, questi creerebbero ulteriore stress
Buongiorno, la mia gatta (2 anni e mezzo adesso, ma l’ha sempre fatto) rovescia OGNI TIPO di ciotola, anche la più pesante. Purtroppo non ho risolto neanche con la fontanella (che non è leggera, oltretutto); spesso l’ha “smontata”, ma oggi è riuscita a ribaltarla completamente e mi ha combinato un disastro, nonostante sia sopra un tappetino e con sotto una busta nera isolante. Il pavimento si sta rovinando. Abbiamo pensato a un disagio, ma non ci viene in mente nulla, perché spesso lo fa anche quando la lettiera è appena stata pulita. Cosa posso fare? Ho provato di tutto. Grazie.
Salve, capire SE c’è un disagio relazionale o ambientale è importante, ma non è detto che questo comportamento sia espressione di disagio (e se c’è un disagio, non è detto che vada ricercato solo nella lettiera pulita o meno). Se le ciotole in questione sono vicine alla lettiera o in luoghi non tranquilli potrebbe essere questo il motivo, o ad esempio, se è poco stimolata in casa e si annoia, potrebbe farlo per tenersi occupata. Ma potrebbe anche essere semplicemente puro gioco/esplorazione dell’ambiente. La gatta gioca con altri oggetti? Se ama giocare con oggetti, può essere utile lasciargliene a disposizione ma ruotarli ogni tot giorni, in modo che non perdano di attrattiva. Potreste provare a lasciare anche ciotole di plastica vuote e vedere se rovescia anche quelle, per capire se il comportamento è legato all’acqua
Grazie della risposta. Ha dei giochi con i quali gioca abbastanza spesso. Tendenzialmente rovescia solo quella dell’acqua, ma tende a spostare anche quella del cibo. Le ciotole sono abbastanza lontane dalla lettiera, le aveva vicino e gliele abbiamo spostate, purtroppo non è servito a farla smettere.
Buongiorno Dottoressa, noto che la mia gatta (3 anni) gioca molto poco.
Premetto che quando l’ho presa aveva 9 mesi ed era molto giocherellona: in particolare, amava i giochi venatori e giocava sia da sola, sia mi coinvolgeva nei suoi giochi portandomi i suoi topini di peluche affinché potessi lanciarglieli.
Da qualche mese, gioca molto poco, devo essere io a stimolarla e anche se provo a comprarle nuovi giochi (anche come tipologia) li considera poco o nulla.
Ho provato l’erba gatta, sia spray che sminuzzata, ma pare la lasci indifferente.
Non so se si tratti di una questione di età o di carattere pigro (è la prima esperienza con i gatti); preciso anche che di solito sto fuori casa circa 10 ore al giorno e lei rimane sola, ma adesso causa COVID-19 sto praticamente a casa h24.
Molte grazie e buona giornata.
Salve, nel gatto adulto il gioco si riduce, ma la cosa è comunque molto soggettiva. Se il calo della attività ludiche si accompagna anche ad abbattimento o altri comportamenti “strani”, allora può essere consigliabile far fare un controllo dal veterinario. Tenga conto che questo periodo di quarantena ha cambiato le abitudini di tutti e talvolta creato stress e anche i nostri animali ne possono risentire.
Buonasera e grazie per la risposta.
Premetto che non so cosa faccia durante il giorno quando lavoro in ufficio; adesso che sono a casa, noto che passa gran parte delle sue giornate a dormire o, anche se è sveglia, rimane sulla sedia oppure guarda fuori dalla finestra.
Posso dirLe che, da quando sono a casa tutto il giorno, vuole stare molto spesso vicino a me: ad esempio, mentre lavoro, si sdraia sul tavolo dietro il pc oppure sulla sedia accanto alla mia o ancora si acciambella sulle mie gambe e mi fa le fusa.
Per il resto, non ha perso l’appetito né pare sofferente; l’ho portata la scorsa settimana dalla veterinaria per una stomatite e la veterinaria non ha ravvisato segnali di “abbattimento”.
Molte grazie.
Buongiorno, ho adottato una gattina di 8 anni da una persona anziana causa malattia degenerativa. Non so bene le restrizioni e i traumi che ha subito oltre alla perdita della propria compagna, so che ha cambiato completamente modo di vita con presenza di badanti e cambio di due case. Quando è arrivata da me era molto stressata, piena di forfora, una forte otite e non giocava per niente. Mi ha fatto subito le fusa e si strusciava molto, ha fatto diverse pipi fuori dalla lettiera, non l’ho mai sgridata ho cercato di non dare importanza al fatto, ho solo coperto il divano e ho dato alla gatta su consiglio del veterinario un leggero calmante. Dopo due mesi la gatta ha iniziato a giocare è sparita la forfora, l’otite è risolta e la gatta mi viene in braccio e ‘impasta’. Sembra più rilassata, esce sul terrazzo, fa agguati agli uccelli e gioca da sola e con me, è tanto che non fa più pisciatine in giro. Ciò nonostante spesso ha un modo di giocare ‘isterico’ (ho avuto altri sei gatti e non ha mai visto in loro quel modo di giocare e uno sguardo così serio e a volte duro) spesso poi gioca con la sua coda, cerca di prenderla, la blocca se la porta alla bocca, la lecca, la morde, gira su se’ stessa, salta per prenderla nel frattempo si lecca e la lecca spasmodicamente e non capisco se tutto ciò è un sintomo di disagio o sia normale. Grazie
Salve, per capire se la modalità di gioco e i comportamenti di “caccia” alla coda e leccamento sono nei limiti della norma o meno, servirebbe visionare il comportamento della gatta (anche attraverso video). Le consiglio pertanto di rivolgersi ad un veterinario comportamentalista per un consulto.
Dott.ssa Eva Ricci