Gatto al guinzaglio: il gatto soffre? è vietato?

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gatto al guinzaglio

E’ sempre più frequente portare i nostri gatti con noi quando ci muoviamo e vedere un gatto al guinzaglio è quasi normale. Ma cosa dice una esperta comportamentalista a riguardo? E’ giusto scandalizzarci perché il gatto non è un cane e quindi lo riteniamo non adatto ad essere portato a passeggio a guinzaglio?

Portare in giro il gatto al guinzaglio non è assolutamente vietato dalla legge, ma non è attività da fare alla leggera per il bene del gatto.

In questo articolo affrontiamo la questione dei guinzagli per gatti e pettorine per gatti, cercando di capire se è corretto usarli e se vogliamo perseguire questa idea, qual è il modo corretto per abituare e gestire un gatto a guinzaglio. Esamineremo i diversi tipi di pettorine, ad H o X, e faremo chiarezza sull’argomenti, sa sui dubbi etici del tipo “è giusto portare un gatto al guinzaglio?” sia andando oltre e vedendo come fare. Ecco che cosa consiglia la veterinaria comportamentalista dott.ssa Elena Borrione.

Il gatto è adatto ad essere portato a passeggio al guinzaglio? O ne soffre?

Incontrare per strada un cane condotto al guinzaglio è qualcosa di estremamente comune, che ormai non desta in noi alcun stupore. Ma se invece di un cane, all’altro capo del guinzaglio, ci fosse un gatto, quanti di noi rallenterebbero la loro marcia per soffermarsi ad osservare una scena così curiosa?

Sebbene tutto ciò susciti stupore non è poi così insolito oggi giorno incrociare qualche felino in qualche giardino o area verde con il proprio orgoglioso proprietario.

Da qualche tempo infatti anche i gatti vengono portati a spasso al guinzaglio come i loro amici cani.

In generale non è corretto dire che un gatto al guinzaglio soffre, ma vanno tenuti presenti diversi aspetti della faccenda, intanto che esiste una sofferenza fisica e psicologica che comprende anche un certo stress che possiamo causare al nostro animale, anche se animati dalle migliori intenzioni.

Possiamo dunque correre a comprare un collare ed un guinzaglio e portare il nostro amato micio a conoscere il mondo, soprattutto se micio non ha mai avuto modo di accedere all’esterno prima d’ora?

Forse è il caso di frenare il nostro entusiasmo ancora per qualche momento.
Se il nostro gatto non è mai uscito di casa prima d’ora, difficilmente apprezzerà la nostra iniziativa e l’idea di essere messo al guinzaglio.

Ma anche se il nostro gatto è abituato ad uscire e girovagare liberamente per il circondario, non vuol dire che amerà farlo in nostra compagnia.
Non dimentichiamo che il guinzaglio e la pettorina sono strumenti che consentono il contenimento di un animale.

È una limitazione che generalmente insegniamo al nostro cane a tollerare, e che i nostri amici a quattro zampe imparano ad accettare, per lasciarsi guidare da noi (con alcune eccezioni che comunemente capita di incrociare).

Il gatto è un animale che mal tollera le costrizioni e le limitazioni, affare di non poco conto da tenere in considerazione.

Questo significa anche che condurre un cane in passeggiata e condurre un gatto sono due cose totalmente differenti.

Mentre con un cane possiamo indicare il percorso da seguire e decidere la meta, con un gatto sarà lui al comando e solo in rarissimi casi e con gatti molto collaborativi potremmo sperare di poter talvolta suggerire il tragitto da seguire.

Un gatto in natura è anche una preda, aspetto questo che influenzerà la scelta dei posti in cui andare e, cosa più estenuante per i proprietari, i tempi con cui andarci.

Gatto al guinzaglio: istruzioni

Dunque portare in giro il gatto a guinzaglio non è decisamente la stessa cosa che portare in giro un cane.

Prima di parlare di abituare il gatto al guinzaglio, dobbiamo abituarlo alla pettorina, che è la parte più difficile, perché i gatti mal sopportano di avere appiccicato al loro pelo qualcosa di estraneo.

La cosa fondamentale per riuscire nell’impresa è abituare il gatto fin da piccolo a portare pettorine e guinzagli e abituarlo dopo con gradualità ad uscire in nostra compagnia accompagnandolo nei suoi movimenti, standogli accanto.

Non sarà quindi per il gatto la stessa cosa esplorare il mondo da solo o tenuto al guinzaglietto, tanto che se è già adulto difficilmente accetterà questa limitazione.

Ci sono diverse persone che hanno abituato il loro gatto ad uscire con loro con pettorina e guinzaglio, il più delle volte per volontà dei proprietari più che del gatto, ma il gatto può accettare la cosa ed essere perfettamente a proprio agio.

Il primo passo per abituare il gatto al guinzaglio è abituarlo alla pettorina, fin da piccolo, abituarlo al fatto che gliela mettiamo e togliamo e che può stare per un periodo indossandola, senza rifiutarla.

Per alcuni gatti non ci sono possibilità: alcuni non accettano mai la pettorina, nemmeno da piccoli, e appena gliela appoggiamo addosso, faranno di tutto per toglierla. Non lasciamo mai il gatto da solo con pettorina o guinzaglio indossati perché se vuole toglierla farà veramente di tutto, arrivando anche a farsi male.

Una volta che vediamo che il gatto accetta di tenere addosso la pettorina anche per lunghi periodi, con la nostra sorveglianza, possiamo passare ad attaccare il guinzaglio alla pettorina e vedere come reagisce. anche in questo caso non perdiamolo d’occhio e facciamo questa operazione in un luogo sicuro e senza pericoli, senza la possibilità che il gatto scappi spaventato.

Possiamo poi provare a muoverci accanto al gatto in giro per casa, tenendo il guinzaglio in mano, e vedere come reagisce il gatto.

Se vuoi vedere un esempio di un gatto che accetta sì di mettere pettorina e guinzaglio, ma gli fa uno “strano effetto”, su YouTube ci sono persino dei video in cui un gatto al guinzaglio si finge morto pur di non essere portato fuori così.

Cat plays dead to avoid going for a walk

Ogni gatto reagisce a modo proprio e ogni gatto deciderà se gli sta bene indossare questi oggetti e muoversi con te accanto mentre esplora l’ambiente.

Quando proverai ad uscire con il tuo gatto, ti renderai inoltre conto che non camminerà sempre accanto a te come un cane, ma vorrà arrampicarsi sugli alberi, sarà imprevedibile nei suoi scatti, per cui bisogna stare molto attenti anche a dove si va a passeggio, specie se ci sono altri cani nei paraggi.

Collare o pettorina per portare a spasso il gatto?

Il collo è una zona del corpo delicata ed è sede di strutture importanti (grossi vasi, nervi, linfonodi, ghiandole, ecc). Fare indossare un collare oltre che fastidioso può in alcuni casi risultare anche doloroso. Senza tenere conto della facilità che hanno i gatti di sfilarsi un collare.

Meglio la pettorina, dunque, evitando i modelli del tipo “scapolare” che possono risultare deleteri per le articolazioni delle spalle, ma scegliendo pettorine ad H, che vediamo qui di seguito.

Tipi di pettorine per gatto

Le migliori pettorine per gatti sono quelle definite “ad H” o quelle che si fanno indossare come una maglietta e fasciano così il tronco del gatto, non ostacolandone i movimenti.
Si dicono pettorine ad H perché la loro struttura forma proprio una H sul corpo del gatto.

Pettorina per gatti ad H
Pettorina per gatti ad H

Le più robuste ed ergonomiche per il gatto sono le pettorine che avvolgono il suo corpo e che il gatto rischia meno di sfilarsi.

Il consiglio di Elisa: ho trovato di buonissima qualità la pettorina con guinzaglio per gatti in vendita nello shop di “Gatto con personalità“. Potrei definirla la miglior pettorina per gatti, disponibile in diverse taglie a seconda della misura del torace del gatto. Non irrita la pelle del gatto, non è un laccio ma un vero e proprio secondo vestito dove puoi attaccare il guinzaglio senza dar fastidio al tuo gatto.

pettorina per gatti

E’ molto facile da mettere, e non rischi di fare male al tuo gatto tirando con il guinzaglio per il collo. Non si sfila facilmente ed il gatto non riesce ad infilarci le zampe per togliersela, rischiando di farsi male. E’ disponibile in 2 colori, grigio e blu, ad un prezzo decisamente ottimo.
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Ci sono poi le pettorine a 8 o a X, dove abbiamo un collare attorno al collo del gatto e un altro anello attorno al corpo, che si uniscono sulla schiena. E’ meno ergonomica rispetto alla pettorina ad H e il gatto tende a sfilarsela più facilmente.

Pettorina per gatti a 8
Pettorina per gatti a 8

Ciò che conta, oltre alla comoda vestibilità, è che il gancio si venga a trovare sulla schiena.

La pettorina inizialmente non risulterà molto gradita al gatto e bisognerà quindi far sì che si abitui poco per volta, facendogliela indossare in ambiente domestico e per tempi via via più lunghi.

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Come mettere la pettorina al gatto?

Come si mette la pettorina al gatto senza essere sbranati?
In questi momenti potrebbe essere utile impegnarlo in attività che richiamino il suo interesse e la sua attenzione verso qualcosa di positivo e piacevole per lui: il gioco o il cibo ad esempio.

Quando il nostro gatto avrà capito cosa significa indossare una pettorina e la tollererà potremmo agganciare a questa un guinzaglio, che dovrà essere leggero e soprattutto avere un gancio non troppo pesante, dal momento che questo potrebbe ostacolarne la marcia.

Il guinzaglio dovrà essere il più possibile morbido, saremmo noi a dover seguire il gatto e non il contrario.

Potremmo cercare di indirizzare il nostro gatto verso percorsi a noi più congeniali sfruttando una comunicazione gestuale e posturale o del cibo, ma mai tirandolo.

Come andare a spasso con il gatto al guinzaglio?

Per chi volesse cimentarsi in un giretto col proprio gatto, salvo le premesse viste prima e cioè che il gatto sia motivato a farlo, dovrà munirsi di molta pazienza.

Inizialmente il gatto non percorrerà grandi distanze e tenderà a rimanere localizzato in un’area ben precisa anche per diversi minuti, forse per l’intera durata dell’uscita.

Con il passare del tempo e via via che prenderà dimestichezza con l’ambiente anche la sua esplorazione si incentiverà.

Ricordiamoci che il gatto è un animale che ama osservare ciò che lo circonda, restando il più possibile nascosto.

Quindi sarà cosa immaginabile che l’uscita preveda una lunga sosta ai piedi dell’albero di magnolia del giardino, seguita da un breve spostamento per fermarsi nuovamente tra i vasi di gerani, per poi seguire la lucertola che si è andata a nascondere nel cespuglio di lavanda e, perché no, ci potrebbe anche stare una piccola grattata di schiena rotolandosi nell’erba.

Si può usare il collare?

Un vezzo spesso dei proprietari di gatti è “abbellire” il gatto con un collare perenne, colorato e con strass, magari con campanellino. Il collare non è ben tollerato dal gatto, specialmente se non è stato abituato fin da piccolo.

Leggi anche: Collare al gatto, si o no?

E’ sempre una costrizione innaturale e cui lo abituiamo. Se vogliamo far portare il collarino al gatto, perché magari esce da solo e abbiamo paura che si perda, almeno scegliamo un collare senza campanello, che da fastidio e può anche rovinare l’udito del gatto, e scegliamo un collare antistrozzo, cioè un collare che si auto sgancia, se il gatto dovesse rimanere impigliato da qualche parte.

Con questo tipo di collare, possiamo far stare in sicurezza il gatto, e appendere magari una medaglietta al collo del gatto con i recapiti, nel caso venisse ritrovato lontano da casa.

In ogni caso per andare a spasso con il gatto a guinzaglio è molto più sicura la pettorina, direi che è d’obbligo, perché il collare è troppo rischioso: il gatto se lo sfila troppo facilmente ed è molto meno confortevole della pettorina se dobbiamo “controllare” il gatto durante la passeggiata.

Esistono anche collari antipulci per gatti, ma anche in questo caso bisogna assicurarsi che il gatto li tolleri per poterglieli mettere.

Ad oggi i trattamenti anti pulci e zecche si fanno di solito con le pipette, che sono molto comode ed efficaci (vedi anche: pulci e zecche nel gatto).

Esistono tuttavia dei collari antipulci che proteggono il gatto per lungo periodo da questi fastidiosi parassiti, ma assicuratevi che le sostanze inserite nel collare non siano tossiche, ma naturali. Ecco qui alcuni esempi:

Conclusioni

Riassumendo dunque è possibile portare a spasso il nostro gatto al guinzaglio, ma dobbiamo cambiare l’idea di uscita che abbiamo rispetto a quella che facciamo con con il nostro cane.

Non tutti i gatti si dimostrato propensi alle passeggiate o perché troppo diffidenti e timorosi o perché troppo indipendenti.

Se vogliamo però avere qualche possibilità che il nostro gatto accolga piacevolmente questa novità e che quindi ne tragga un vantaggio, vivendo esperienze positive, dobbiamo scegliere un corredo corretto (pettorina facilmente vestibile ma difficile da sfilarsi e guinzaglio leggero) e dobbiamo permettergli di abituarsi in modo graduale senza forzarlo.

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E ora raccontami di te: hai abituato il tuo gatto al guinzaglio? Lo porti in giro con te? Quali difficoltà hai avuto e come si comporta il tuo gatto? Raccontami la tua esperienza nei commenti.

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3 commenti
  1. ANNA
    ANNA dice:

    buongiorno. ho un gatto da poche settimane… ha meno di un anno ed è molto vivace ed “intelligente”.
    abito in mansarda ed ho un balcone che gira tutto l’appartamento .la veterinara dice che il gatto potrebbe saltare e …cadere.. non posso attrezzare tutto il balcone con le reti in qunato non ho “appigli” posso mettere invece la rete lungo la ringhiera … secondo voi per eviatre che salti sulla ringhiera sono validi quegli aghi di acciaio e propilene che si usano come dissuassori per i piccioni?…
    grazie…Anna.

    Rispondi
    • Pietra
      Pietra dice:

      Ciao Anna, io avevo il tuo stesso problema. Inizialmente provai a coprire cio’ che potevo del balcone con la rete. Ma dopo neanche un giorno il gatto aveva gia’ capito come aggirarla senza problema. Dunque ho provato con i dissuasori per piccioni e ho scoperto che il mio gatto ci saliva sopra tranquillamente con il rischio pero’ di farsi male all’addome per via delle punte. Quindi l’unica cosa che ti consiglio e’ uscire assieme se ti e’ possibile o per lo meno dare un occhiata al gattino ogni tanto quando e’ in balcone.

      Rispondi
  2. Edelwiss
    Edelwiss dice:

    I gatti sono esseri superiori, sempre detto. Si è potuto mettermi contro in modo ingiusto e illogico chiunque, estranei, conoscenti, persone che ho salvato da distruzione certa, anche i miei figli, ma non i miei gatti.

    Rispondi

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