Dermatite allergica alimentare nel gatto: cosa fare?
La dermatite allergica nel gatto può essere causata da una allergia alimentare che il gatto sviluppa, e questo tipo di ipersensibilità ad un alimento è uno dei tre più importanti nel gatto, assieme alla dermatite allergica da pulci e alla dermatite atopica.
L’allergia alimentare determina una dermatite quando avviene una reazione immunitaria con l’ingestione di determinati alimenti.
Solitamente la soluzione a questo problema è una dieta ad esclusione, che durerà dalle 6 alle 8 settimane, per arrivare a determinare quale alimento è la causa della dermatite allergica nel gatto, per poi scegliere una dieta ipoallergica, o una dieta idrolizzata, o una dieta casalinga.
Ecco che cosa ci dice la dottoressa Beatrice Martinelli sulla dermatite allergica del gatto dovuta ad alimenti:
“Un altra branca che appartiene alle dermatiti allergiche è quella alimentare, può essere la più facile, perché possiamo cambiare l’alimento, utilizzando un alimento a basso peso molecolare quali sono per esempio l’ipoallergenic, cioè cibi dove le proteine sono state studiate a bassissimo peso molecolare, perché il sistema immunitario non possa leggerle e di conseguenza non si arrabbi.
In questo caso si utilizza la dieta di privazione, che si chiama così perché purtroppo il gatto sarà costretto per sei settimane a mangiare esclusivamente questo cibo. Esistono comunque dei premietti anche peri gatti che hanno questo tipo di problemi, però non si può, durante la dieta di privazione, dare degli altri premi o dell’altro cibo, perché viene rovinata la diagnosi.
Bisogna aspettare e vedere se nelle sei settimane abbiamo la risoluzione del problema, e se la dermatite è così grave quando portate dal veterinario il gatto, si può unire per alcune settimane la terapia con immunosoppressori, il cortisone o l’antibiotico e poi continuare la vostra dieta.
Se arriva la diagnosi di un’allergia alimentare che vi da dermatite allergica allora in questo caso per tutta la vita il gatto dovrà rigorosamente mangiare un tipo di cibo che non gli fa arrabbiare il sistema immunitario e che non gli fa venire la dermatite.”
Indice dei contenuti
Allergia alimentare nel gatto: sintomi
I sintomi di una dermatite allergica dovuta alla reazione ad alimenti sono molto simili ai sintomi di una dermatite atopica e possono comprendere:
- prurito, soprattutto su testa e collo
- complesso del granuloma eosinofilico
- dermatite miliare
- otite esterna ceruminosa
- alopecia
- piodermite anche da malassezia
- macule, papule, ulcere
- problemi gastrointestinali
Dieta ad esclusione
La dieta ad esclusione serve per diagnosticare la dermatite allergica dovuta da allergia alimentare nel gatto. In questo caso si utilizzerà un alimento di prova per 6-8 settimane e si vedrà se il problema scompare. L’alimento viene scelto considerando che cosa mangia di solito il gatto, la disponibilità di spesa del proprietario e che cosa piace al gatto.
Prima della dieta ad esclusione il gatto dovrà anche essere trattato per tutte le infestazioni ed infezioni, in modo da escludere altre cause della dermatite.
Gli allergeni più comuni sono in genere la carne di pollo e di manzo, il pesce ed i latticini.
In base alle scelte consigliate dal veterinario, si potrà dunque iniziare uno di questi tipi di dieta:
- Dieta idrolizzata : si tratta di una dieta in cui le proteine sono modificate riducendone l’antigeneticità. Di solito sono gradite al gatto, ma sono costose.
- Diete ipoallergiche: in questo caso si sceglie un alimento che contenga un tipo di proteina di solito non mangiata dal gatto. Se ad esempio il gatto mangia di solito crocchette al pesce, si può scegliere di dare invece crocchette alla carne. Vengono in aiuto gli alimenti monoproteici prodotti dalle aziende alimentari [ Scopri su Zooplus i monoproteici ]
- Dieta casalinga: questa potrebbe essere la migliore scelta per il gatto, anche senza problemi di allergie alimentari. Purtroppo richiede lavoro da parte del proprietario, quindi spesso deve essere scartata. La cosa più importante è che venga formulata da un veterinario esperto in alimentazione.
Alla fine del periodo di dieta ad esclusione, se nel gatto non ci sono miglioramenti, significa che l’allergia alimentare non è la causa della dermatite, per cui si passerà a provare dell’altro.
Se invece il gatto è migliorato e la dermatite è scomparsa, si proverà un “test di provocazione”, cioè il ritorno per qualche settimana alla dieta precedente, per verificare il ritorno della dermatite e così essere certi che la causa è una allergia alimentare ad un certo cibo.
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Curare l’allergia alimentare del gatto
Come suggeriva qui sopra la dottoressa Beatrice Martinelli, l’unica soluzione per il gatto affetto da una allergia alimentare che causa dermatite è evitare l’alimento che per lui è dannoso. Quindi la cura per il gatto assumere alimenti ipoallergenici per gatti, o meglio scegliere un cibo in cui manchi l’elemento che da allergia. Leggi anche: Intolleranze alimentari e cibo ipoallergenico
E tu hai mai avuto problemi con il tuo gatto di dermatiti dovute ad allergie alimentari? Scrivimi la tua esperienza nei commenti.
Ecco qui sotto in un video le spiegazioni della dottoressa Beatrice Martinelli:
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il mio veterinario di fiducia.. pensa alla tigna. un altro vet. dice allergia alimentare. ho adottato una gattina simil siamese sarda di 6 mesi fiv felv negativa. dopo un mese vado in ferie 7 gg lasciando i miei gatti e lei a casa e mio fratello il compito di cat sitter…. torno e la gatta e’ tutta scorticata! dove posso mandarle le foto.? grazie valentina